Ciclismo
Ciclismo, Giulio Ciccone: “Nel 2020 aiuterò Vincenzo Nibali, per me è ancora troppo presto pensare di fare il capitano”
Il 2019 è stato l’anno della svolta per Giulio Ciccone, che ha vinto la maglia di miglior scalatore al Giro d’Italia e poi ha vestito anche quella gialla di leader al Tour de France. Il 24enne di Chieti vuole essere protagonista anche nel 2020 e sarà un elemento fondamentale nella nuova Trek-Segafredo.
Con l’arrivo in squadra di Vincenzo Nibali, Ciccone sarà un gregario di lusso per il siciliano, come confermato da lui stesso in un’intervista a cyclingnwws: “Per me è ancora presto per fare il capitano, nel 2020 aiuterà Nibali. Devo ancora organizzarmi con la squadra, ma sicuramente farò un programma simile a Vincenzo. Faremo gare simili ma bisogna ancora confermare se saremo a Giro, Tour o Vuelta. Non faremo tutte le gare insieme, ma sicuramente saremo al via insieme per la prima volta in un grande corsa a tappe”.
Ciccone non sarà il capitano, ma resta uno degli uomini di punta della Trek-Segafredo, soprattutto come corridore che punta a vincere almeno una tappa: “Nella mia testa, vincere una tappa è l’obiettivo numero uno. Sarò comunque a supporto sempre di Vincenzo. Se andiamo insieme al Giro, allora potrei avere più possibilità al Tour”.
Il corridore di Chieti ha parlato anche di un altro suo compagno, quel Bauke Mollema capace di conquistare il Giro di Lombardia 2019. L’olandese è stato un punto di riferimento importante per Ciccone, soprattutto al Tour: “La lezione più grande per me è stata quella di rimanere sempre calmo. Al Tour puoi risparmiare molta energia solo se rallenti. Ho imparato questa lezione da Bauke, che era il mio leader. Fuori dalla bici, era sempre silenzioso, ma andava comunque fortissimo.”
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Foto: LaPresse