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Ciclismo, Soraya Paladin e il suo futuro in CCC-Liv: “Correrò assieme a Marianne Vos, non potevo farmi scappare questa occasione. Mi piacerebbe vincere al Giro”

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Un 2019 da incorniciare per Soraya Paladin, reduce da una stagione stellare che si è chiusa, tra l’altro, col decimo posto nel ranking mondiale. Dopo tre anni passati in Alé Cipollini, la ventiseienne trevigiana, una delle atlete più promettenti del ciclismo nazionale e non solo, è pronta per il definitivo salto di qualità con le olandesi della CCC-Liv, ma soprattutto assieme alla “regina” Marianne Vos. Un passaggio importante e frutto di mesi intensi e ricchi di soddisfazioni per Soraya, nei quali ha raccolto cinque vittorie, tra le quali il Giro delle Marche, ed un inaspettato nono posto finale al Giro Rosa, che fa ben sperare per il futuro.

Il 2019 è stato sicuramente l’anno migliore di tutti per quanto riguarda la tua carriera. Qual è il tuo bilancio? 

“Posso ritenermi più che soddisfatta da questa stagione. Nel corso degli anni sono cresciuta molto grazie all’aiuto delle mie compagne di squadra. Da atlete come Marta Bastianelli e Chloe Hosking c’è tanto da imparare, e lavorare per loro mi è servito per maturare come atleta e come persona. So che devo lavorare ancora molto, quindi se dovessi dare un voto a quest’anno darei un 8”. 

La soddisfazione più grande?

“Metterei a pari merito il quarto posto alla Liegi, perché è stata una gara epica e stancante per le condizioni meteo, ed aver concluso nella top five per me è stato molto gratificante, e poi il nono posto in classifica generale al Giro d’Italia, perché è stato un piazzamento inaspettato, dove con le mie compagne di squadra cercavamo di fare il meglio ogni giorno per cercare di raccogliere il massimo risultato. Sapere di avere una squadra che crede in te, e vedere loro quasi più felici di te stessa per i vari piazzamenti, è la cosa più bella”. 

Quando è nato l’avvicinamento alla CCC-Liv?

“Sono stata contattata da loro prima del Giro d’Italia. Più o meno, e hanno dimostrato fin da subito un forte interesse ad avermi in squadra”.  

Che sensazioni provi pensando che farai parte di una delle formazioni più forti a livello mondiale?

“Devo molto alla Alé Cipollini e un po’ mi dispiace lasciare questa squadra, ma non potevo farmi scappare l’occasione di correre con un’atleta come Marianne Vos. Penso sia l’idolo di molte ragazzine, e correrci insieme per me è un onore, così come lo sarà vestire la maglia di una squadra così importante. Quello che si prova è un mix di sensazioni, dall’entusiasmo per la nuova avventura al timore di non essere all’altezza, alla curiosità di sapere come sarà la prossima stagione”. 

Qual è la gara dei tuoi sogni? E quella a cui vorresti puntare già dal 2020?

“Mi piacerebbe molto vincere una tappa al Giro d’Italia, è la gara che mi piace di più nel nostro calendario, e da italiana la sento maggiormente, quindi questo potrebbe essere un obiettivo per la prossima stagione”. 

C’è qualcosa in cui senti la necessità di doverti migliorare?

“Sì, il mio punto debole sono le prove contro il tempo, quindi dovrò lavorarci molto, perché nei giri a tappe sono fondamentali”. 

Tokyo 2020 potrebbe essere alla tua portata come percorso? Hai già pensato a questo appuntamento?

“Ogni atleta credo abbia come sogno nel cassetto le Olimpiadi, ma non mi sono fatta film mentali. Cercherò di dare il massimo e di pensare alle prime gare della stagione poi si vedrà, alla fine ad agosto manca ancora parecchio tempo”. 

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Foto: Valerio Origo

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