Ciclismo
Ciclismo su pista, Vittoria Guazzini: “Siamo un quartetto giovane, possiamo soltanto migliorare. Tokyo 2020 un sogno”
Vittoria Guazzini è una delle giovani punte azzurre del ciclismo su pista nazionale. Classe 2000, di Pontedera, l’atleta della Valcar Cylance è reduce dai Campionati Europei di Apeldoorn, dove è riuscita a conquistare la medaglia di bronzo nell’Inseguimento a squadre assieme a Letizia Paternoster, Elisa Balsamo e Marta Cavalli. In questo 2019 Vittoria è riuscita anche a laurearsi campionessa europea juniores con il quartetto e a conquistare la medaglia d’argento nell’inseguimento individuale. Ma è stato il 2018 a portarla alla ribalta e a designarla come la ragazza dei record tra le juniores con la triplice maglia iridata nell’inseguimento individuale, a squadre e dell’omnium, e le quattro maglie di campionessa europea tra madison, omnium, inseguimento a squadre e individuale. Un palmares che parla da solo, che preannuncia per lei un futuro roseo. E data la sua giovane età, lo spazio per puntare sempre più in alto è ancora tanto, soprattutto adesso che si trova con le élite, da cui avrà molto da imparare. Intanto la stagione 2019 non è ancora terminata per il movimento su pista, anzi; e Vittoria cercherà di dare il massimo già nella prima prova di Coppa del Mondo di Minsk in programma fino a domenica 3 novembre, sognando, ma senza alcun tipo di illusione, le Olimpiadi di Tokyo 2020.
Prima di tutto tracciamo assieme un bilancio dell’Europeo su pista. Sei soddisfatta del risultato ottenuto o hai qualche rammarico?
“Devo dire che sono abbastanza soddisfatta del risultato del quartetto, perché ci siamo confermate ai vertici; anche se inizialmente avrei sperato in un argento, e poi sapevamo che battere le inglesi sarebbe stato molto difficile. In semifinale però la Germania è stata più forte ed ha fatto registrare un bel tempo; quindi nessun rammarico. Questa volta è andata così e siamo comunque riuscite a portare a casa importanti punti per la qualificazione olimpica”.
Quali possono essere i limiti del quartetto azzurro? La Gran Bretagna è così irraggiungibile?
“I nostri limiti ancora non li conosciamo; siamo un quartetto molto giovane e penso che da qui si possa soltanto migliorare. Continuando ad allenarci insieme sicuramente miglioreremo sia sul piano tecnico, che in una disciplina come il quartetto è fondamentale, sia sulla prestazione; perché sono convinta che possiamo ancora fare molto di più. La Gran Bretagna al momento potrà sembrare “irraggiungibile”, ma ci siamo già avvicinate molto, e spero che nei prossimi anni riusciremo ad avvicinarci ulteriormente ed essere competitive anche con loro”.
Hai ulteriori notizie su Montichiari? Visto che avete fatto un test dell’anello…
“Sì, la scorsa settimana abbiamo svolto un test sulla pista di Montichiari, ancora non so con precisione quando la riapriranno ufficialmente ma penso che avverrà a breve”.
Com’è stato il tuo primo anno da professionista?
“Sono soddisfatta del mio primo anno nella categoria élite. Mi sono da subito confrontata con le più forti atlete del panorama mondiale e questo sicuramente mi aiuterà nella mia crescita. All’inizio il salto di categoria si è fatto sentire, ma piano piano ci si abitua; e anche se non ho ottenuto grandi risultati a livello personale, sono contenta di aver aiutato la squadra nelle mie possibilità”.
Com’è nato il tuo amore per il ciclismo?
“Il mio amore per il ciclismo è nato un po’ “a caso”. Mio papà è sempre stato un appassionato, ma devo dire che non è per merito suo che ho iniziato. Un giorno mia mamma ha portato a casa una piccola bici da corsa che le era stata data da un amico di famiglia, e da quel giorno non sono più scesa”.
Cosa ti regala la pista?
“La pista mi regala delle emozioni indescrivibili, a partire dall’adrenalina che si prova durante la gara. Penso che non ci sia niente di più bello che vedere che tutti i sacrifici fatti da ognuna di noi, lavorando insieme, vengono ripagati. Al termine di un quartetto si susseguono mille emozioni; purtroppo non sempre tutto va come sperato, e in quel caso c’è un po’ di delusione e rammarico, ma quando si riesce a vincere insieme è un qualcosa di indescrivibile a parole”.
Adesso è tempo di Coppa del Mondo. Obiettivi?
“Questo inverno mi dedicherò alle prove di Coppa del Mondo, partendo ora con Minsk e poi Glasgow. Cercheremo di fare del nostro meglio in ogni specialità, soprattutto di guadagnare punti importanti per la qualificazione olimpica”.
Hai già fatto un pensiero su Tokyo 2020?
“Partecipare ad un’Olimpiade è il sogno di ogni sportivo e Tokyo 2020 per ora rimane ancora un sogno. Farò di tutto per guadagnarmi un posto ed essere lì. Cercherò di farmi trovare pronta in ogni occasione e di esser sempre presente per aiutare la squadra”.
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Foto: Twitter Federciclismo