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Coppa Davis 2019: Italia, serve la vittoria con gli USA per tenere viva l’opzione secondo posto

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Nella terza giornata delle finali di Coppa Davis 2019 si decide il destino dell’Italia, che affronta gli Stati Uniti nel suo secondo e ultimo incontro del girone F.

La formazione americana è stata sconfitta nella giornata di ieri dal Canada per 2-1, per effetto dei successi di Vasek Pospisil e Denis Shapovalov rispettivamente su Reilly Opelka e Taylor Fritz. Si è poi verificata una situazione curiosa: tre dei quattro giocatori canadesi (che non ne hanno cinque, e sono tra i pochi team ad aver optato per il quartetto invece del quintetto) non erano disponibili per giocare il doppio, e dunque lo hanno perso a forfait. Questo, nel conteggio di set e game, equivale a un 6-0 6-0 degli americani, secondo il regolamento.

Sia l’Italia che gli Stati Uniti, allo stato attuale delle cose, necessitano di una vittoria per poter continuare a sperare nel passaggio ai quarti di finale, che si tradurrebbe nell’inserimento tra le due migliori seconde dei sei gironi, che assicurano l’accoppiamento con la vincitrice del gruppo A o quella del gruppo B.

Per gli azzurri, l’opzione più importante sarebbe quella del 3-0: una missione che appare complicata non tanto per le qualità indubbie di Matteo Berrettini, fermato lunedì soltanto da un ottimo Denis Shapovalov, ma in particolare per quanto mostrato da Fabio Fognini, che non è riuscito ad arginare la furia di un Vasek Pospisil in chiara risalita di condizione, e comunque ben superiore a un ranking che lo posiziona fuori dai primi cento soltanto per infortuni di vario genere. E’ il ligure a dover mettere in piedi, fin da subito, una partita che dia una mano a Berrettini almeno dal punto di vista psicologico, visto che, con il format attuale della Davis, ogni match finisce per pesare parecchio nell’economia di una situazione che non vede il primo posto come una possibilità reale.

La squadra americana è molto particolare: non ci sono i Bryan, non c’è John Isner, c’è Jack Sock per il doppio e ci sono quattro singolaristi veri, quasi del tutto intercambiabili tra di loro. L’impressione è che, più che contro Berrettini, Mardy Fish possa ragionare contro Fognini, il quale ha dichiarato di non amare l’eventualità di Opelka contro di lui. Con le nuove regole della Davis, però, si scoprirà chi sarà in campo soltanto all’approssimarsi dell’incontro, il che aggiunge parecchia imprevedibilità e, dunque, una certa difficoltà nel formulare qualsiasi genere di aspettativa.

Di certezza ce n’è una sola: le due formazioni avranno bisogno di tutta l’energia dei loro componenti al fine di indirizzare nel modo giusto la contesa fin dalle prime battute. In palio c’è la possibilità di arrivare a giocare almeno fino a venerdì, giorno in cui sono previsti i quarti per le seconde dei gironi.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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