Dorothea Wierer, biathlon: “Convivo con un’ernia alla schiena. Tengo i piedi per terra e punto ai Mondiali”

Una Dorothea Wierer raggiante quella che abbiamo incontrato alla Fiera di Skipass a Modena, atleta 29enne del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle. Reduce dalla sua miglior stagione in Coppa del Mondo di biathlon, coronata con il successo nella classifica generale, prima biathleta azzurra nella storia a riuscire nell’impresa, ha impreziosito la sua splendida annata con la medaglia d’oro conquistata nella mass start dei Mondiali di Oestersund (Svezia), dopo aver conseguito rispettivamente il bronzo e l’argento nella staffetta mista e nella single mixed. Gli azzurri si trovano ora a Sjusjoen (Norvegia), dove stanno preparando la prima tappa di Coppa del Mondo di biathlon prevista proprio a Oestersund: prima della partenza Dorothea è stata nominata dagli appassionati come atleta dell’anno dalla FISI.

Dove hai concentrato i tuoi sforzi per poter preparare la stagione nel migliore dei modi dopo la notorietà e l’interesse creatosi attorno a te con i trionfi che hai ottenuto?

“E’ stato molto impegnativo per me conciliare la preparazione con le ore di allenamento e gli impegni mediatici al di fuori dello sport, quindi sembrava che mi stessi allenando il doppio durante l’estate per rispettare tutti gli impegni. D’estate non sono mai brillantissima a livello di energie ma non volevo rinunciare a nulla, recentemente mi sono accorta di aver recuperato molto bene e mi sento già meglio, la concentrazione è al 100% sugli allenamenti e sono molto positiva per la rifinitura verso l’inizio della Coppa del Mondo”.

Sei riuscita a risolvere i problemi che hai accusato alla schiena in questi mesi?

“Purtroppo ho, una piccola ernia alla schiena, che mi trascino dallo scorso anno, con l’infiammazione al nervo sciatico. Quest’estate ho avvertito molto dolore fino al piede, quindi non è stato il massimo allenarsi in queste condizioni. Questo dolore mi condizionava in particolare nel tiro in piedi, però adesso con gli esercizi programmati dai nostri fisioterapisti abbiamo abbondantemente risolto questo problema”.

Nei test funzionali di Rovereto prima della partenza verso la Norvegia hai avuto dei feedback positivi sulla tua condizione?

“Sì, è tutto nella norma, abbiamo svolto i test per vedere lo stato di forma sia a livello di lattato aerobico che anaerobico. Sono test che dipendono anche dalla giornata, però i valori rientrano nei parametri prestabiliti per cui sono molto tranquilla”.

Partire bene in Coppa del Mondo sarà importante anche per cercare di ripetersi ai livelli dello scorso anno ed arrivare al Mondiale di Anterselva 2020 con la forma migliore. 

“Sicuramente il programma di allenamento è basato sul Mondiale di casa, cerchiamo di arrivare lì al massimo ma sappiamo che il corpo non è una macchina. Cerchiamo di fare una bella stagione in Coppa del Mondo, essere molto stabili nelle prime posizioni e non ammalarsi, che è il mio punto debole. L’anno scorso non mi sono ammalata, speriamo sia lo stesso anche questa volta, ma dobbiamo sicuramente rimanere concentrati e con i piedi per terra”.

Per i risultati di questa stagione hai ottenuto anche il riconoscimento della FISI come atleta dell’anno, ottenuto con il sostegno e i voti del pubblico della neve

“Sono felicissima di essere stata scelta da quanti ci sostengono con passione ed interesse. Pensavo vincesse Dominik Paris perchè il peso mediatico dello sci è molto più importante rispetto al biathlon, sono molto sorpresa e felice. Ringrazio anche i tecnici e la squadra che mi hanno permesso di raggiungere anche questo risultato, anche se guardo avanti per il futuro e mi concentro per ottenere altri risultati in pista”.

nicolo.persico@oasport.it

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Foto: FISI/Pentaphoto (Marco Trovati)