Ciclismo
Elia Viviani e il rebus preparazione olimpica. Uomo faro della Cofidis al Tour de France, ma Tokyo 2020 è due settimane dopo…
Il 2020 si avvicina sempre di più. Sarà una stagione decisiva e ricca di impegni vitali per la carriera di Elia Viviani, che dovrà dividersi tra un nuovo programma con la Cofidis su strada, e poi con la pista e l’appuntamento dell’anno: i Giochi Olimpici di Tokyo. In questa stagione le due soddisfazioni più grandi sono arrivate una dalla vittoria al Campionato Europeo su strada di Alkmaar, e il titolo continentale nell’Eliminazione su pista. Ma ad agosto 2020 si presenterà in terra nipponica per inseguire il sogno del doppio oro olimpico, cercando di difendere il titolo conquistato a Rio 2016 nell’Omnium.
Elia ha già pianificato parte del suo 2020, partendo dalla Milano-Sanremo, che ci terrebbe a vincere da campione europeo, passando per un’altra Classica, la Gand Wevelgem; entrambe adatte alle caratteristiche del veronese che, lasciata la corazzata della Deceuninck-Quick Step sovraccarica di uomini da Classiche, in Cofidis avrà sicuramente molta più libertà. Ma arrivati a metà stagione, gli impegni di Elia si faranno ancora più intensi tra Tour de France e Giochi Olimpici, distanziati a pochi giorni l’uno dall’altro. E questo potrebbe essere un fattore da non sottovalutare.
Certamente la Grande Boucle servirà per affinare la preparazione in vista di Tokyo, e poi Elia avrà voglia di ripetersi cercando di vincere una tappa come fatto quest’anno a Nancy. Senza contare che la Cofidis ha riposto in lui non poca fiducia, perchè vincere al Tour, con il campione europeo in carica, per una formazione transalpina, è l’aspirazione più grande in tre settimane di corsa. Soprattutto dopo aver lasciato andare un deludente Nacer Bouhanni rimpiazzato dalla corazzata italiana formata dallo stesso Viviani, il fratello minore Attilio, Simone Consonni, e Fabio Sabatini.
Ma adesso arriviamo proprio al capitolo riservato a Tokyo, dove giungerà da campione olimpico in carica su pista nella specialità dell’Omnium. Ricordiamo poi che a Rio, in questa prova, erano presenti il chilometro e l’inseguimento, mentre in Giappone, seguendo il nuovo regolamento, non ci saranno. Quindi questo sarà un piccolo sollievo per Elia, che dovrà concentrarsi su quattro step e non più sei, ossia: scratch, corsa a tempo, corsa a punti e corsa ad eliminazione; e in quest’ultima è anche il neo campione europeo. A questo punto, visto che tra la fine del Tour e le gare su pista dei Giochi nipponici balleranno soltanto due settimane, Elia dovrà necessariamente dare il massimo tra gli appuntamenti di Coppa del Mondo in programma fino a fine gennaio, e poi ai Mondiali di febbraio in Germania. Successivamente sarà perlopiù la strada a decidere la sua preparazione verso il Sol Levante.
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Foto: Valerio Origo