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Formula 1
F1, Bernie Ecclestone difende la Ferrari: “Accusata di aver barato solo perché ha lavorato meglio sul motore”
Nel prossimo weekend, ad Abu Dhabi, il Mondiale 2019 di F1 chiuderà i battenti. Un round nel quale ci sarà in gioco solo il “successo di tappa”, dal momento che Lewis Hamilton e la Mercedes hanno chiuso già la partita.
Un’annata nella quale, soprattutto nella prima parte di stagione, le Frecce d’Argento hanno dominato, totalizzando nel complesso 14 vittorie in 20 GP disputati. Numeri impressionati che attestano la superiorità del team di Brackley. La Ferrari, dunque, ha dovuto incassare la sconfitta e fare i conti anche con una “querelle motoristica” un po’ antipatica. Nonostante sia stata la Stella a tre punte ad essere egemone, è stato il Cavallino Rampante a stimolare qualche rimostranza da parte dei rivali. L’ormai nota potenza del motore è stata oggetto d’analisi, con dichiarazioni al veleno da parte dell’olandese Max Verstappen.
Le direttive della FIA hanno voluto chiarire ogni dubbio a riguardo e di fatto nessuna irregolarità è stata riscontrata. Una “caccia alle streghe”? Sembrerebbe di sì. A sostegno della causa ferrarista, c’è anche l’ex boss della F1 Bernie Ecclestone che, interpellato sul tema, ha espresso un parere piuttosto chiaro: “Non credo che la Ferrari abbia barato. È sempre così nel Circus: se una squadra è più veloce delle altre, allora quelli che stanno perdendo sospettano che la squadra vincente stia imbrogliando“, il parere di Ecclestone.
Una considerazione ineccepibile, ma desta perplessità in questo caso che certe allusioni non riguardino la scuderia più forte (Mercedes), bensì la Rossa. Spetterà al Cavallino far valere il peso dei propri risultati.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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