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Formula 1
F1, GP Brasile 2019: le possibili strategie per la gara. Leclerc prova a scombinare i piani con le medie, Ferrari soffre il degrado
Le qualifiche del Gran Premio del Brasile 2019 di F1 si sono concluse con la pole position dell’olandese della Red Bull Max Verstappen che domani scatterà davanti alla Ferrari di Sebastian Vettel, alle due Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas e al compagno di squadra Alexander Albon. Per l’altro alfiere del Cavallino Charles Leclerc, costretto a subire 10 posizioni di penalità per aver ecceduto nel numero massimo di componenti del propulsore da utilizzare nella stagione, si preannuncia una domenica di rimonta dalla quattordicesima casella di partenza.
Il weekend finora trascorso ha lasciato segnali evidenti su cosa aspettarsi dalla gara di domani, con una Red Bull velocissima e costante, una Mercedes molto dolce sugli pneumatici e una Ferrari che invece ha faticato molto più dei diretti rivali a mantenere la prestazione nelle simulazioni di long run. Tuttavia, le condizioni meteo previste per domani potrebbero rimescolare le cose. Non si tratta di pioggia, che dovrebbe essere scongiurata, ma all’opposto del gran caldo che dovrebbe investire il tracciato di San Paolo nel corso del pomeriggio.
Le temperature dell’asfalto potrebbero arrivare anche a 50 gradi e quindi rendere i dati raccolti venerdì abbastanza inutili, soprattutto sul consumo. Quella che doveva essere quasi tranquillamente una gara ad una sosta potrebbe anche trasformarsi in una vera e propria battaglia di strategie dai box, per permettere ai propri piloti la maggiore efficienza possibile in pista.
Già oggi a sorpresa la gialla è riuscita a funzionare perfettamente sulla SF90 di Leclerc e, dalle parole del capo manager di Pirelli Motorsport Mario Isola, è possibile che con l’aumentare delle temperature la media e la bianca possano diventare le mescole ideali, avvantaggiando il monegasco. C’è da ricordare infatti che nelle prove libere le condizioni sono state molto diverse e il tracciato si era appena asciugato dopo un violento acquazzone, riducendo quindi quasi sicuramente il problema di surriscaldamento in particolare delle gomme posteriori che quasi tutti hanno affrontato già oggi e che domani potrebbe venire estremizzato.
Teoricamente questo non dovrebbe aiutare affatto la Ferrari ma se tutti fossero costretti a passare alla strategia a due soste certamente la SF90 potrebbe, al contrario, approfittarne. Meno giri richiesti sullo pneumatico sarebbero certamente utili per garantire maggiore grip e più prestazione, permettendo a Sebastian di lottare ad armi pari per la vittoria e a Leclerc di tentare la rimonta.
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Foto: LaPresse
michele.brugnara@oasport.it
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