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Formula 1

F1, GP Brasile 2019: l’incognita Charles Leclerc e la zavorra della penalizzazione. La Ferrari potrebbe variare le strategie

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La seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Brasile 2019, unico turno significativo del venerdì a causa della pioggia che ha condizionato le FP1, ha fornito delle indicazioni estremamente positive per la Ferrari, soprattutto in vista delle qualifiche di domani. Ad Interlagos la Rossa ha messo in evidenza finora una velocità pura di ottimo livello sul giro secco facendo invece un po’ più fatica a brillare nelle simulazioni di passo gara effettuate nell’ultima mezz’ora della sessione pomeridiana con carico di carburante. Analizzando l’unica simulazione di qualifica andata in scena oggi, Ferrari sembra sulla carta avere qualcosa in più rispetto a Mercedes e Red Bull grazie ad una velocità di punta superiore in fondo ai lunghi rettilinei del tracciato di San Paolo.

Sebastian Vettel e Charles Leclerc si sono sostanzialmente eguagliati nelle FP2 (21 millesimi di differenza in favore del tedesco), ma il monegasco è già fuori gioco nella lotta per la pole position dovendo scontare sulla griglia di partenza del GP del Brasile una penalizzazione di dieci posizioni dovuta all’utilizzo del quarto motore endotermico della stagione sulla sua SF90. Una penalità molto importante per gli equilibri del weekend dato che la scuderia di Maranello dovrà puntare almeno in qualifica tutte le fiches su Sebastian Vettel, chiamato ad una prestazione di rilievo per riportare la Ferrari in pole position dopo il “passo falso” di Austin, in cui Valtteri Bottas aveva interrotto il dominio del Cavallino precedendo Seb di appena 12 millesimi.

Proiettandoci già in ottica gara la Ferrari opterà presumibilmente per una diversificazione delle strategie tra i due piloti, cercando di passare il Q2 con gomme medie (o dure) con Leclerc che potrebbe provare poi ad andare molto lungo nel suo stint d’apertura in corsa. Vedremo se il muretto box lascerà i piloti liberi di correre in autonomia oppure se chiederà magari al nativo del Principato (sicuro di partire in ogni caso oltre la decima posizione) di aiutare il compagno di squadra nel momento decisivo del Q3 concedendogli una scia importante sul lungo rettilineo in salita che porta alla linea d’arrivo. Quest’ultimo è comunque uno scenario molto complicato da mettere in atto per non complicare i rapporti all’interno del team, visto che sarebbe necessario compromettere le possibilità di Leclerc di partire il più avanti possibile.

 

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Foto: Lapresse

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