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Formula 1

F1: la Mercedes pensa al ritiro? L’obiettivo è avere un peso politico maggiore

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Si è giunti all’ultimo weekend del Mondiale 2019 di F1. Sul tracciato di Abu Dhabi team e piloti andranno a caccia degli ultimi 25 punti dell’annata. In ballo c’è solo il successo di tappa, visto che ormai per il campionato piloti e costruttori è già tutto chiuso: Lewis Hamilton e Mercedes campioni.

Le Frecce d’Argento, dunque, hanno prolungato la loro striscia vincente: 12 titoli iridati (6 piloti e 6 costruttori), battuto il record della Ferrari (11 iridi consecutivi dal 1999 al 2004); 92 vittorie dal ritorno in F1, 88 delle quali solo nell’era dei motori ibridi. Numeri impressionanti che potrebbero subire ulteriori aggiornamenti in questo fine settimana, viste le qualità indiscusse del pacchetto anglo-tedesco.

Tuttavia, il Circus guarda sempre avanti e il pensiero è già al 2021, l’anno dei nuovi regolamenti e in cui qualcosa cambierà. La Mercedes ha dovuto un po’ sopportare le decisioni prese da altri. Si sa, quando c’è una sequenza così lunga di vittorie, cambiare le carte in tavola va soprattutto a danno di chi domina ed è egemone. Per questo, le voci di un disimpegno da parte della Stella a tre punte hanno cominciato ad aleggiare, visti anche i cambiamenti dirigenziali ai piani alti.

L’impressione, però, è quella di andare avanti, a condizione di avere una posizione rilevante nella stanza dei bottoni. Come rivela La Gazzetta dello Sport, nei famosi accordi per le nuove norme, la scuderia di Brackley non ha recitato il ruolo della primattrice e quindi dovrà far fronte al cambiamento epocale. A Stoccarda vorrebbero perseguire la strada, avendo maggiori garanzie. La Ferrari, in questo senso, cercherà sempre di far valere i propri interessi, in qualità di autorità di esperienza e tradizione del Circus.

Pertanto, i risvolti potrebbero essere diversi.

 

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Foto: LaPresse

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