Artistica
Ginnastica, Coppa del Mondo 2019: Lara Mori vuole la vittoria, l’azzurra per l’acuto a Cottbus. Finale cruciale per le Olimpiadi
Lara Mori vuole vincere in Coppa del Mondo e balzare al comando della classifica di specialità al corpo libero, oggi pomeriggio (attorno alle ore 16.00) l’azzurra scenderà in pedana a Cottbus (Germania) per disputare la Finale al quadrato della quinta tappa del massimo circuito itinerante di ginnastica artistica. La toscana, terza in graduatoria con 68 punti all’attivo grazie soprattutto ai secondi posti maturati a Doha e a Baku a inizio stagione, si presenta nel ristretto novero delle grandi favorite per il successo: se l’allieva di Stefania Bucci dovesse salire sul gradino più alto del podio allora balzerebbe al comando con 80 punti scavalcando anche Jade Carey, con la seconda piazza si porterebbe a 75 appena alle spalle della statunitense mentre col terzo posto agguanterebbe Vanessa Ferrari in seconda posizione (70).
Questo scenario chiarisce l’importanza capitale di questa gara per la 21enne perché la Coppa del Mondo mette in palio alcuni pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020 (uno per attrezzo) e portare a casa punti pesanti dall’evento teutonico è cruciale per la nostra portacolori che è in grandissima forma come ha dimostrato nella qualifica dell’alto ieri quando ha eseguito un buon esercizio venendo premiata con 13.533 punti (5.5 il D Score), utili per il secondo posto nel turno eliminatorio alle spalle dell’olandese Tisha Volleman (stesso punteggio ma esecuzione più alta di tre decimi). Lara Mori ha le potenzialità per fare ancora meglio perché due giorni fa non le è stato riconosciuto il collegamento con la vela dopo il doppio giro (un decimo nella nota di partenza) e perché ha sporcato un po’ la prima diagonale: con una perfetta si potrebbe davvero pensare di fare suonare l’Inno di Mameli a Cottbus.
Le avversarie della nostra portacolori sono però importanti: fanno paura la funambolica britannica Claudia Fragapane, l’esperta tedesca Kim Bui, le aggraziate ucraine Angelina Radivilova e Anastasiia Bachynska oltre alla già citata olandese Tisha Volleman, non vanno sottovalutate la polacca Marta Pihan-Kulesza e la rumena Denisa Golgota.
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