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Golf: Phil Mickelson esce dai primi 50 del mondo dopo 1353 settimane. Fine di un’era iniziata nel 1993

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28 novembre 1993: Phil Mickelson entrava per la prima volta tra i migliori 50 migliori giocatori del mondo. Quello che nessuno allora poteva sapere è che ci sarebbe rimasto per quasi 26 anni. Domani, però, l’OWGR (Official World Golf Ranking) sancirà la fine di un’era: l’uomo che più è rimasto vicino a Tiger Woods nei suoi anni d’oro sarà 51°.

A conti fatti, il numero di settimane passato tra i primi 50 dal quarantanovenne californiano è qualcosa che va al di là del rimarchevole: 1353. In mezzo, sono arrivate ben 51 vittorie da professionista, di cui 44 sul PGA Tour, tra le quali si contano cinque Major: il Masters (2004, 2006 e 2010), il PGA Championship (2005) e l’Open Championship (2013). Non è mai riuscito a far suo lo US Open, dove per sei volte ha chiuso al secondo posto tra il 1999 e il 2013. Tra le sue vittorie più importanti anche il Players Championship del 2007 e il WGC-HSBC Champions del 2009.

L’uscita di Mickelson dai primi 50 è determinata dal fatto che il giapponese Shugo Imahira ha chiuso al secondo posto il Mynavi ABC Championship 2019, torneo che fa parte del tour giapponese. Questo, combinato con il 28° posto di “Lefty” al WGC-HSBC Champions, porta alla situazione di classifica che vedremo da domani. Michelson, pur non essendo mai stato numero 1 del mondo, ma al massimo numero 2, detiene il terzo maggior numero di settimane in top ten, 775, dietro soltanto a Tiger Woods e al sudafricano Ernie Els. E’ stato anche l’uomo col maggior numero di settimane al numero 2 senza aver mai toccato la vetta del ranking: ben 270.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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