Judo
Judo, Grand Slam Osaka 2019: Fabio Basile out agli ottavi, Alice Bellandi settima nei -70 kg
Secondo giorno di incontri sul tatami giapponese di Osaka, in occasione del Grand Slam di Judo in Giappone. Una manifestazione ricca di fascino e di grande rilievo, con punti importanti in palio per il ranking olimpico. Un day-2 che, di fatto, ha replicato il dominio della selezione di casa, che ha realizzato l’en plein in tutte e quattro le categorie andate in scena oggi: -63 kg e -70 kg femminili; -73 kg e -81 kg maschili.
Quattro gli atleti azzurri al via, vale a dire Fabio Basile, Giovanni Esposito (-73 kg), Edwige Gwend (-63 kg), Alice Bellandi (-70 kg). La migliore del lotto azzurro è stata la più giovane, ovvero Bellandi, che ha concluso al settimo posto nella sua categoria, replicando il medesimo risultato del Grand Prix di Budapest di quest’anno. Campionessa del mondo Under21 a Nassau l’anno passato, l’azzurrina sta iniziando ad accumulare esperienza a livello seniores e l’impatto, come è logico che sia, non è tra i più semplici. La classe ’98 del Bel Paese si è imposta nel primo incontro con la statunitense Chantal Wright grazie ad uno splendido waza-ari-awasete-ippon. Bellandi ha poi prevalso contro la numero sei del ranking Maria Portela in un confronto molto equilibrato che ha sorriso all’italiana (tre shido per la sudamericana). Nell’ultimo turno della propria pool, però, Alice è stata sconfitta (ippon) dalla venezuelana Elvismar Rodriguez, andando ai recuperi. La judoka tricolore ha affrontato, quindi, la tedesca Miriam Butkereit, venendo battuta ancora una volta per ippon e piazzandosi quindi in settima piazza nella graduatoria generale, ottenendo 260 punti nel ranking. Una classifica che, come detto, parla tanto giapponese con il successo di Yoko Ono, che porta a quattro le vittorie nei Grand Slam in carriera, replicando quella di Parigi di quest’anno. La nipponica si è imposta contro l’olandese Kim Polling (ippon). A completare il podio l’altra giapponese Chizuru Arai (oro ai Mondiali 2017 a Budapest) e la tedesca Giovanna Scoccimarro. Poco da fare per Edwige Gwend nei -63 kg. L’azzurra, dopo essersi imposta contro la slovena Lia Ludvik (tre shido), ha dovuto fare i conti con la padrona di casa Miku Tashiro, vittoriosa per ippon. Sol Levente egemone con quattro atlete a monopolizzare il podio: la vittoria è andata Masako Doi (vittoriosa nel Grand Prix a Budapest di questa stagione) che ha sconfitto la connazionale Nana Kota per ippon. In terza posizione le altre due giapponesi Nami Nabekura e la citata Miku Tashiro.
Si è fermata agli ottavi di finale l’avventura di Fabio Basile nei -73 kg. L’azzurro, reduce da un infortunio che l’ha fatto tribolare non poco quest’anno, ha espresso un buon judo sul tatami giapponese, sconfiggendo il tedesco Hamsat Isaev (waza-ari) e il coreano Joonsung Ahn (ippon), per poi pagare dazio al cospetto del campione del mondo del 2017 Soichi Hashimoto. Basile ha iniziato bene il match, costringendo il giapponese a ricevere uno shido. Con il passare del tempo però l’efficienza fisica dell’italiano è venuta meno e soprattutto nelle prese il nipponico lo ha messo in difficoltà, ottenendo il punto prima con una splendida proiezione e poi chiudendo la pratica con un waza-ari-awasete-ippon. Hashimoto si è spinto fino all’atto conclusivo, sconfitto dal connazionale Masashi Ebinuma, tre volte oro iridato a Parigi (2011), Rio de Janeiro (2013) e Chelyabinsk (2014), impostosi al Golden Score per ippon. Sempre agli ottavi di finale si è fermato Giovanni Esposito. L’azzurro ha iniziato direttamente dal secondo turno, sconfiggendo il coreano Jaesik An (tre shido), per poi cedere nel Golden Score contro il kazako Zhansay Smagulov (ippon). Per Basile ed Esposito 160 punti per il ranking.
Il dominio giapponese ha riguardato anche i -81 kg, dove Takanori Nagase, vincitore quest’anno a Zagabria, Montreal ed a Brasilia e bronzo olimpico a Rio 2016, si è portato a casa il successo superando nella finale l’altro nipponico Sotaro Fujiwara (tre shido). A completare la top-3 il russo Turpal Tepkaev e l’olandese Frank de Wit.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: IJF