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Masters 1000 Parigi-Bercy 2019: Novak Djokovic torna in finale a distanza di un anno, battuto in due set Grigor Dimitrov
Novak Djokovic, per la sesta volta in carriera, si qualifica per la finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy. Lo fa battendo, ed è la nona occasione in cui ciò accade, il bulgaro Grigor Dimitrov con il punteggio di 7-6(5) 6-4. Il serbo va così alla caccia del suo quinto successo nel torneo indoor parigino, attendendo il vincitore del match tra il canadese Denis Shapovalov e Rafael Nadal, con il maiorchino alla caccia di un approdo all’ultimo atto che ne rinforzerebbe una parte delle velleità in proiezione ATP Finals.
Per i primi sei giochi non ci sono particolari brividi da una parte e dall’altra, dal momento che entrambi i giocatori tengono senza particolari patemi il servizio. Sul 3-3 Dimitrov è il primo a portarsi sul 15-30, ma sbaglia il dritto lungolinea stretto che l’avrebbe portato a due palle break. Successivamente, i due giocano un grandissimo punto, che Djokovic vince con lo stesso colpo incapace di sorridere al bulgaro pochi secondi prima. Dopo un altro paio di giochi in cui il giocatore alla risposta arriva a 30, si arriva al tie-break, nel quale il serbo è il primo a trovare un minibreak di vantaggio grazie a un errore di Dimitrov, che però reagisce immediatamente e si riprende il maltolto. Sul 3-4 arriva il doppio fallo di Djokovic che concede al suo avversario di avere due servizi per chiudere. Sul 4-5, però, Dimitrov prima gira uno scambio comandato dal serbo, poi al momento di chiudere spedisce fuori il dritto, pagando le conseguenze nel punto successivo, in cui affossa il dritto in rete. Djokovic, allora, va a servire per il set, e lo chiude sul 7-5 con un altro durissimo scambio da fondo.
Nel secondo parziale il primo a smuovere le acque è Djokovic, che si porta sullo 0-30 nel quinto game, per poi procurarsi due palle break e sfruttare la seconda con un violento e profondo dritto. Al serbo, nei giochi successivi, basta una situazione che sta a metà tra il controllare le velleità di Dimitrov e il fatto di continuare a spingere molto bene con il servizio, proprio per impedire sorprese di cattivo gusto. Tenendo l’ultimo turno di battuta a zero, Djokovic si qualifica per la sua terza finale in un Masters 1000 quest’anno.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: LaPresse