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MotoGP, Test Jerez 2019: Yamaha va in vacanza con grande fiducia, Marc Marquez si opera ma la vera sorpresa è la Suzuki

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E così è finita anche l’ultima giornata di test dell’anno per la MotoGP, che si appresta ad andare in letargo per due mesi prima di tornare in pista a febbraio con i test di Sepang. La due giorni di test andata in scena a Jerez de la Frontera è stata però condizionata dal freddo e dalla pioggia, con i team che non hanno potuto completare il programma di lavoro pianificato alla vigilia raccogliendo comunque dati molto importanti in vista del Mondiale 2020.

La Yamaha esce sicuramente rafforzata dalle prove disputate in Andalusia in particolar modo se si considerano le prestazioni di Maverick Vinales e Fabio Quartararo, entrambi estremamente rapidi sia sul giro secco che sul passo con gomme più usate. Lo spagnolo ha chiuso i test di Jerez de la Frontera con il miglior tempo assoluto in 1’37″131 rifilando ben 6 decimi a Marc Marquez, primo degli inseguitori, mentre il francese della Yamaha Petronas non ha impressionato dimostrandosi però molto solido e costante nel corso delle due giornate sull’asciutto.

Le novità introdotte dalla casa di Iwata sul prototipo 2020 della M1 sembrano aver funzionato immediatamente per Vinales, mentre Valentino Rossi ha fatto un po’ fatica nel confronto diretto con il compagno di squadra nel team ufficiale concentrandosi principalmente su un lavoro mirato sul passo gara con gomme usate. Quest’oggi il nativo di Tavullia ha girato molto anche sul bagnato per testare il comportamento del nuovo motore anche con la pioggia, dovendosi accontentare però di un undicesimo posto assoluto nella classifica combinata dei test andalusi.

Test molto complicati e difficili da valutare per Marc Marquez, autore quest’oggi del miglior tempo in mattinata sull’asciutto dopo la caduta di ieri che lo costringerà ad operarsi alla spalla destra (dislocata) in quel di Barcellona per presentarsi nel migliore dei modi ai nastri di partenza della prossima stagione. Da evidenziare l’ottima impressione destata dalla Suzuki, sempre nelle prime cinque posizioni in entrambe le giornate con Alex Rins e Joan Mir che hanno sfruttato alla grandissima il nuovo motore ed il nuovo telaio per essere efficaci anche nel time-attack. Concludiamo con la Ducati, poco attiva nel day-2 per un bilancio complessivo poco più che sufficiente a confronto con gli altri top team nonostante i progressi tecnici messi in mostra da Andrea Dovizioso.

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Foto: LaPresse

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