MotoGP

MotoGP, Valentino Rossi e un nuovo stile di guida: passi avanti per il Dottore che si rimette in gioco a quasi 41 anni

Pubblicato

il

Si concluderà tra quattro giorni un 2019 sicuramente negativo per Valentino Rossi, che si appresta ad affrontare l’ultimo weekend stagionale valevole per il Gran Premio della Comunità Valenciana 2019. Il bilancio complessivo del campionato è deficitario ma il “Dottore” non sembra voler arrendersi al trascorrere del tempo e ad una carta d’identità che il prossimo 16 febbraio segnerà 41 anni, infatti nelle ultime settimane ha analizzato i punti di forza dei piloti più in forma del momento (Fabio Quartararo su tutti) cercando di cambiare stile di guida per esaltare le qualità della sua Yamaha M1.

Il leggendario nove volte campione iridato ha vissuto da metà stagione in poi l’esplosione del giovane rampante Quartararo su una Yamaha non ufficiale del Team Petronas ed è stato dunque costretto spingere al massimo per non sfigurare a confronto con il rookie francese. A partire dal fine settimana di Silverstone il team di Iwata ha cambiato passo cominciando a monopolizzare le prime due file della griglia e a lottare con continuità per il podio e soprattutto per la vittoria, purtroppo però Valentino in quel momento non è stato in grado di seguire l’onda positiva degli aggiornamenti introdotti da Yamaha conquistando due quarti posti consecutivi prima di entrare in crisi. Il problema principale, oltre ad una velocità pura mediamente inferiore rispetto a Quartararo e Vinales in qualifica, si è rivelato l’eccessivo decadimento prestazionale della gomma posteriore dopo il primo terzo di gara.

Dopo il round casalingo di Misano, sono arrivate infatti una serie molto allarmante di prestazioni negative (tre volte ottavo, caduto a Motegi) che hanno minato le certezze del nativo di Tavullia. Valentino non si è però mai dato per vinto lavorando con grandissima forza di volontà per risolvere la situazione e adottando un nuovo stile di guida che gli permettesse di essere più gentile con gli pneumatici in frenata. A partire dalle prove libere del Gran Premio del Giappone, il n.46 ha iniziato a frenare con due dita anziché con tre in modo da stressare meno le gomme in staccata usando la stessa tecnica di Quartararo (Marquez usa un solo dito). Questa nuova tecnica non ha portato subito gli effetti sperati, ma nell’ultima tappa disputata in Malesia (chiusa ad un soffio dal podio) Rossi è riuscito a trovare la messa a punto ideale per spingere da inizio a fine gara senza pagare eccessivamente dazio dal punto di vista del degrado. Vedremo se si tratterà di un caso isolato o di un primo passo importante verso un 2020 da protagonista.

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Lapresse

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version