MotoGP

MotoGP, Valentino Rossi: “La Yamaha è buona, va migliorata. Prendere 10 km/h sul rettilineo è un problema”

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Ieri si è disputata la seconda giornata di Test MotoGP a Jerez, sulla pista spagnola i piloti hanno acceso i motori per l’ultima volta in questa stagione dandosi appuntamento per il 2020 dopo la sosta invernale. La fitta pioggia che si è abbattuta in questa zona della penisola iberica ha praticamente impedito ai centauri di effettuare un lavoro prolifico e di raccogliere dati interessanti in vista del prossimo Mondiale MotoGP, soltanto qualche temerario ha girato con continuità durante il pomeriggio sotto l’acqua e tra questi c’è Valentino Rossi che ha voluto provare a tutti i costi la sua Yamaha.

Il Dottore ha analizzato la sua giornata ai microfoni di it.motorsport.com: “Purtroppo è piovuto ed è stato un grande peccato perché avevamo un po’ di cose da fare, soprattutto di comparative tra la moto nuova e la moto vecchia. Siamo riusciti a fare una decina di giri sull’asciutto, che sono stati positivi, perché sono stato subito più veloce di lunedì e mi sono trovato meglio. Penso che avrei potuto essere competitivo, ma purtroppo non abbiamo potuto fare il confronto tra le due moto. Nel pomeriggio abbiamo girato un po’ sul bagnato e la moto nuova non si è comportata male. Non hanno girato in tanti, però i riferimenti erano buoni. C’è ancora tanto lavoro da fare. La moto nuova è buona, ma dobbiamo migliorare ancora“.

Valentino Rossi poi elogia la moto costruita dalla scuderia di Iwata: “A vedere i tempi, le Yamaha sono andate molto forte. Però lo abbiamo visto tante volte nei test, poi quando si arriva alla gara e bisogna fare tanti giri di fila, gli altri riescono a consumare meno le gomme e alla fine arrivano davanti. La Yamaha l’ho vista in crescita, ma anche la Ducati, perché Dovizioso è stato tranquillo ma comunque è andato forte. Poi c’è pure la Suzuki. Sembra che ci siano una decina di moto che possono lottare per vincere. Con il motore abbiamo preso la strada giusta, ma il gap è ancora troppo grande, perché se prendi 9 o 10 km/h su una pista come Jerez, diventano un grande problema su tracciati con rettilinei più lunghi. Abbiamo visto qualcosa, ma ci serve di più e spero che possa arrivare il prossimo anno“.

 

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Foto: Lapresse

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