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Nuoto, Europei Glasgow 2019: inizia la stagione della verità per Nicolò Martinenghi

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Si può, a soli vent’anni, trovarsi di fronte alla stagione decisiva per la propria carriera? La risposta, per il 99% dei ragazzi italiani nati nel 1999, probabilmente sarebbe no. Quella di chi invece vince medaglie iridate da quando di anni ne ha 15, detenendo, ad oggi, ben 5 primati mondiali Juniores e il record italiano assoluto nei 100 rana, probabilmente sarebbe diversa.

Nicolò Martinenghi, nonostante la giovane età, si trova infatti già ad uno snodo fondamentale della sua carriera già così articolata. L’atleta, originario di Varese, non è infatti ancora riuscito a confermarsi, dopo l’incetta di ori nella rana a livello giovanile, nella vasca dei grandi, con ancora zero medaglie tra Campionati Europei e Mondiali a livello assoluto, trascinandosi dietro la sensazione di non essere ancora riuscito ad esprimere al meglio quel potenziale infinito di cui dispone.

Il giovane Nicolò, nelle sue rassegne iridate, si porta infatti dietro, da sempre, una buone dose di sfortuna, con i due noni posti a causa di una forma non ottimale ai Campionati Mondiali di Budapest 2017 e la sfortunata rassegna di quest’anno dove non è riuscito ad entrare nei magnifici otto né sui 50, né sui suoi amati 100 rana. La frattura all’osso pubico sinistro, patita ad inizio 2018, lo ha tenuto infatti lontano dall’acqua fino allo scorso novembre, costringendolo a saltare gli Europei in lunga di Glasgow e a rientrare in vasca con qualche incertezza in più sul proprio corpo. Nonostante ciò, Martinenghi è tornato già ad inizio 2019, con la miglior prestazione mondiale nuotata sui 100 in 59.37 all’Euro Meet in Lussemburgo, a nuotare sui suoi livelli pre-infortunio e a reinscriversi di fatto tra i pretendenti a una medaglia di livello mondiale.

Questa stagione si presenta quindi, con la grande occasione degli Europei in vasca corta ad inizio anno, nella quale Nicolò non ha mai sfigurato, come la possibilità di prendersi la personale rivincita con il destino per il varesino. Martinenghi, che recentemente si è messo in mostra nelle tappe della neonata International Swimming League con grandi prestazioni per la formazione italiana degli Acqua Centurions, sa bene però che la strada verso una finale nella rassegna olimpica, che insegue dalla mancata qualificazione a Rio 2016, sarà però da condividere con un parterre di livello stellare della rana, a partire dalle corsie di casa, con il redivivo Fabio Scozzoli con cui da sempre ingaggia duelli all’arma bianca in ogni competizione nazionale.

Fabio e Nicolò si ritrovano infatti a gareggiare in uno stile che, negli ultimi anni, ha vissuto uno sviluppo inequiparabile a qualsiasi altro, con tempi che pochi anni fa valevano una medaglia mondiale e che ora non bastano nemmeno ad entrare in finale, e con ben otto atleti diversi capaci di andare a medaglia nelle tre distanze della recente rassegna iridata. 

L’olandese Arno Kamminga, i due recenti record-man mondiali russo-australiani Anton Chupkov e Matthew Wilson, il cinese bronzo mondiale nei 100 Yan Zibei, il giapponese anch’egli medagliato nei 200 Ippei Watanabe e i due brasiliani fenomeni della velocità Felipe Lima e Joao Gomes sono infatti solo alcuni degli sfidanti per un podio che, nei 100 tanto amati da Martinenghi e Scozzoli, sembra mettere a disposizione solo i due gradini più bassi, con il britannico Adam Peaty che viaggia attualmente in un’altra dimensione.

La stagione 2019-2020 si presenta quindi come irta di difficoltà per il ventenne azzurro che però, tempi alla mano, può di certo recitare un ruolo da protagonista ai prossimi campionati in terra scozzese e, con un salto di qualità ulteriore, alle Olimpiadi della terra del Sol Levante.

michele.giovagnoli@oasport.com

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Foto: LaPresse

 

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