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Nuoto, Europei Glasgow 2019: Italia, resta l’atavico problema della scarsa competitività nella velocità femminile

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Si ripropone, ormai da molti anni, alla vigilia di ogni appuntamento importante del mondo del nuoto, il radicato e irrisolto problema della competitività della velocità femminile a livello mondiale. Ad oggi, infatti, la competitività del panorama natatorio “rosa” nazionale è elevata, con atlete di livello nelle distanze medio-lunghe dello stile libero (Simona Quadrella e Federica Pellegrini), in quelle del dorso (Margherita Panziera) e con uno standard stellare nella rana (Benedetta Pilato, Martina Carraro, Arianna Castiglioni).

Nonostante ciò, la nostra selezione non riesce a trovare atlete di livello mondiale nelle gare veloci, soprattutto dello stile libero. Se al maschile, infatti, possiamo contare su 5/6 unità, soprattutto nei 100 stile libero, tra le ragazze, invece, le nuove leve non hanno ancora soppiantato le veterane nelle graduatorie italiana. L’eterna Federica Pellegrini, buttatasi nella velocità in questa sua ultima parte di carriera, è, ad oggi, l’atleta più competitiva a livello assoluto con, dietro di lei, un vero e proprio “vuoto” lasciato dalle recenti annate più sfortunate delle più esperte Silvia Di Pietro ed Erika Ferraioli e dalla mancata esplosione di atlete più giovani di livello assoluto quali Aglaia Pezzato, Costanza Cocconcelli e Veronica Masciopinto, con le ultime due che tuttavia hanno recentemente ottenuto ottimi risultati nelle competizioni internazionali giovanili.

Ad aumentare la difficoltà di emergere per le nostre nuove leve, poi, si presenta uno standard prestazionale mondiale assai elevato e livellato, con tantissime atlete che nuotano su tempi ad oggi impensabili per le azzurre, e con una generale incertezza nei pronostici di finali continentali e mondiali che non fanno che aumentare il livello della competitività. Nei prossimi Europei in vasca corta di Glasgow, la Nazionale cercherà quindi di sfatare questa tradizione negativa legata a questo settore di un movimento in continua crescita, che fa fatica da troppi anni andando alla ricerca quantomeno di una finale, sia nelle distanze brevi dello stile libero, sia nella staffetta veloce femminile.

 

michele.giovagnoli@oasport.it

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Foto: DBM

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