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Nuoto, ISL 2019: Pellegrini e Carraro in forma stellare nell’ultima giornata di gare

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Si è appena conclusa l’ultima tappa della fase a gironi di questa prima edizione dell’International Swimming League e tutte le star presenti hanno voluto lasciare la scena mondiale con una grande prestazione, in questa stagione cruciale, con Tokyo sullo sfondo, in cui ogni singolo segnale potrebbe fare la differenza nell’esame finale delle vasche del Sol Levante.

A Londra, nel Queen Elizabeth Olympic Park, dopo i fuochi d’artificio della giornata di ieri, London Roar, Acqua Centurions, Iron e Energy Standard hanno dato sfogo a tutte le energie rimaste, con l’unico obiettivo di raggiungere LA Corrent e Cali Condors, già qualificate dopo il derby americano, nelle finalissime di Las Vegas.
In apertura, subito grande spettacolo nella gara regina dei 100 stile libero, con la doppietta australiana per i London Roar al femminile, firmata da Cate Campbell, che ha chiuso in 51.20, ed Emma McKeon (51.27), e quella russa al maschile con il recente vincitore della Coppa del Mondo Vladimir Morozov che in 46.14 ha regolato il connazionale Vladislav Grinev (46.48).
Poco dopo è tornato alla vittoria nella sua rana, dopo il quarto posto di ieri sui 50, l’alieno Adam Peaty, che ha stampato un esagerato 56.18, precedendo anche l’immortale Fabio Scozzoli, che dopo aver siglato ieri il nuovo record europeo nella mezza distanza, ha chiuso in quarta posizione in 57.26; al femminile, invece, è ancora Alia Atkinson a trionfare, in 1.03.94, davanti alle azzurre Martina Carraro, che stabilisce il nuovo primato nazionale con un irrazionale 1.04.11 e ad Arianna Castiglioni(1.04.43), che, con il secondo posto di Federica Pellegrini nei 400 stile libero in 3.59.18 dietro all’atleta dei London Roar Holly Hilbott, dimostrano immediatamente l’ottimo stato di forma della squadra azzurra, con ottimi feedback anche in vista dei prossimi Campionati Europei scozzesi in corta di Dicembre.
In apertura della seconda sessione, dopo che i London Roar avevano girato davanti al primo giro di boa sugli Energy Standard nella classifica a squadre, grazie alla splendida vittoria nella staffetta mista femminile di matrice australiana, Katinka Hoszu (2.04.16), per gli Iron, e Duncan Scott (1.53.94), ancora per i leoni inglesi, si sono aggiudicati le rispettive finali dei 200 misti, con le due compagini che hanno immediatamente bissato nei 50 delfino con i successi di Sarah Sjoestroem (24.83) e Szebasztian Szabo (22.13).
La competizione si è poi accesa con la vittoria del solito, infallibile, Evgeny Rylov nei 100 dorso per gli Energy Standard (49.75), con la quarta prestazione all-time al femminile nella stessa distanza di Minna Atherton che è volata in 55.29 sfiorando il suo record del mondo, e con l’ennesima vittoria di Katinka Hoszu che, con il crono di 2.03.94 ha chiuso da imbattuta, in questa edizione della ISL, nei suoi 200 delfino e nei 200 e 400 misti, spremendosi fino alla fine per la causa della sua Iron.
La giornata si è poi conclusa, dopo i 200 farfalla maschili vinti da Chad Le Clos in 1.51.97, con le due skin race dominate da Ranomi Kromowidjojo, giustiziere di una stremata Sjoestroem, e dall’ormai incommentabile Vladimir Morozov  che ha regolato in finale Florent Manadou e ha definitivamente completato il sorpasso degli Iron ai danni degli Acqua Centurions per la terza posizione complessiva.
Con queste grandi prestazioni London Roar e Energy Standard volano quindi alle finalissime di Las Vegas, dove si contenderanno con i Cali Condors e i LA Current lo scettro della prima edizione di questo nuovo spettacolare format del nuoto mondiale.
Per l’Italia, si chiude al quarto posto la prima annata degli Acqua Centurions, capitanati da Federica Pellegrini, che sapranno di certo fare tesoro delle lacune mostrate quest’anno soprattutto nelle fondamentali, in termini di punteggio, skin race e che di certo punteranno a rinforzarsi per la prossima edizione di questa competizione che ha rivoluzionato il nuoto mondiale.
michele.giovagnoli@oasport.it
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Foto: LaPresse

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