Nuoto
Nuoto, Simona Quadarella: “I Mondiali mi hanno cambiato la vita. Olimpiadi? Non so cosa aspettarmi”
Simona Quadarella si sta preparando per gli Europei in vasca corta che si disputeranno dal 4 all’8 dicembre, uno dei fari del nuoto italiano è reduce dagli strepitosi Mondiali in Corea del Sud dove ha vinto la medaglia d’oro sui 1500 metri stile libero e l’argento sugli 800 metri dopo un bel duello con la fuoriclasse Katie Ledecky. La laziale, dominatrice degli Europei 2018 in cui salì per tre volte sul gradino più alto del podio, sembra nuotare più forte rispetto allo scorso anno e ha raccontato le sue sensazioni in un’intervista concessa a Tuttosport: “Sono avanti rispetto al 2018, mi sento meglio e questo mi fa sperare bene anche se gli Europei in corta non saranno preparati nel dettaglio. Ma gareggiamo talmente poco rispetto agli allenamenti che… quando gareggi hai solo voglia di farlo bene“.
La 20enne torna a parlare dei Mondiali di quest’estate: “È scattato qualcosa in me. Intanto il titolo sui 1500 resta la vittoria più importante della mia carriera. La Corea mi ha cambiato la vita, gli obiettivi e le ambizioni per l’anno olimpico“. E proprio in vista delle Olimpiadi: “Non so esattamente cosa aspettarmi anche se chi ha partecipato pure a quelle giovanili mi ha detto che in realtà sono simili, mentre io penso che saranno completamente diverse. Servirà la forma migliore, ma bisogna anche godersi il momento. La pressione salirà alle stelle ma ora so come conviverci“.
Simona Quadarella non si è fatta spaventare dalla super prestazione di Sara Kohler: “Raccolgo la sfida, ce la giocheremo a Glasgow. Sugli 800 ha nuotato 8:08.02, io lo scorso anno feci 8:08.03 per l’argento ai Mondiali di Hangzhou. Sarà un bel testa a testa anche se la vasca da 25 metri non è proprio per me, preferisco la lunga di gran lunga ma mi farò trovare pronta“. Nel frattempo il nuoto italiano sta vivendo un ottimo momento di salute e l’azzurra ne spiega le ragioni: “Sta crescendo, piace, c’è in atto un bel ricambio generazionale e non mancano gli atleti esperti che danno l’esempio, vedi Federica Pellegrini o Fabio Scozzoli. Allensari con i campioni aiuta! La gente ci apprezza e si innamora delle piscine, scatta lo spirito di emulazione“.
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Foto: Lapresse