La Patinoire Polesud di Grenoble, città francese situata nella regione del Rodano-Alpi, sta ospitando questa settimana l’Internationaux De France 2019, terza tappa del circuito ISU Grand Prix 2019-2020 di pattinaggio artistico.
Dopo un primo segmento contrassegnato da diversi errori da parte di tutti i partecipanti, a portarsi in vetta alla classifica nella specialità individuale maschile è stato lo statunitense Nathan Chen che, per l’occasione, ha apportato una leggera modifica al layout rispetto a Skate America, inserendo come primo elemento la buona combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop (collocata come ultimo salto nella prima tappa), atterrando con le mani sul ghiaccio il triplo axel e realizzando in zona bonus il quadruplo flip, rinunciando dunque al lutz. Con due trottole su tre chiamate di livello 4 l’atleta di Rafael Arutunian ha ottenuto un punteggio di 102.48 punti, suddiviso in 55.97 (tecnico) e in 46.51 (componenti del programma).
A quattro lunghezze di distanza si è posizionato al secondo posto provvisorio l’ottimo russo Alexander Samarin, autore di una prova dall’alto contenuto tecnico impreziosita dalla bella combinazione quadruplo lutz/triplo toeloop, dal quadruplo flip (chiamato not clear edge dal pannello) e da un triplo axel realizzato con step out; raccogliendo livello 4 sia nella serie di passi che nelle trottole l’allievo di Svetlana Sokolovskaia ha raggiunto quota 98.48 (55.13, 43.35), guadagnando un ampio margine di vantaggio sul terzo classificato, il francese Kevin Aymoz. Il padrone di casa, seguito da John Zimmerman e Silvia Fontana, arrabbiatissimo a fine performance, ha perso punti preziosi a causa di un brutto errore nella combinazione, in cui ha aperto in aria il lutz arrivando a due piedi, ben completando tuttavia il quadruplo toeloop e il triplo axel, elementi che hanno garantito all’atleta di ricevere 82.50 (42.46, 41.04).
Esordio negativo per il vicecampione olimpico Shoma Uno; il nipponico, quest’anno orfano di guida tecnica dopo la separazione dallo storico team guidato da Machiko Yamada, malgrado un inizio incoraggiante dettato dalla corretta esecuzione del quadruplo lutz è caduto infatti sia nel quadruplo toeloop, compromettendo la combinazione, che nel triplo axel. Presentando un programma ancora molto vuoto dal punto di vista coreografico, l’atleta del Sol Levante si è dovuto quindi accontentare della quarta piazza con il basso punteggio di 79.05, maturato grazie ad un tecnico di 42.46 e ad uno spropositato riscontro sulle componenti del programma.
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Foto: La Presse