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Rugby
Rugby, Challenge Cup: Zebre, l’Europa per dimenticare i guai
Torna questo fine settimana il rugby europeo e sabato scenderanno in campo le squadre italiane in Champions Cup e in Challenge Cup. Nella seconda manifestazione europea di rugby ci saranno anche le Zebre che proveranno a mettere da parte i tanti problemi di questo 2019 e le voci che arrivano fuori dal campo da gioco per rialzare la testa.
I bianconeri esordiranno sabato alle 15 a Bristol, contro il lanciatissimo club inglese che sta dominando la Premiership. Settimana prossima, poi, primo match interno a Parma contro un’altra squadra in profonda crisi, cioè quello Stade Français di Parigi che è ultimo nel Top 14 francese e che ha appena esonerato il coach Meyer. A dicembre, poi, terza sfida, ancora casalinga, contro un altro club francese, il Brive, per poi iniziare il girone di ritorno.
Come detto, il periodo non è facile per le Zebre. Ancora a secco di vittorie in questa stagione, in Guinness Pro 14 non vince da novembre dell’anno scorso, mentre gli unici successi sono arrivati proprio in Challenge Cup, ma contro la cenerentola russa dell’Enisei. E se in campo Canna e compagni stanno mostrando tutti i loro limiti, fuori dal campo le voci di un possibile avvicendamento tra le Zebre e il Petrarca Padova l’anno prossimo – con la cancellazione della franchigia di Parma – non aiuta certo a trovare la serenità necessaria.
Sulla carta il girone dei bianconeri non è impossibile, con Bristol che sicuramente è la squadra più in forma, mentre sia Brive sia lo Stade Français sarebbero formazioni all’altezza delle Zebre, che però devono ritrovare la loro capacità di marcare punti. Basti pensare che nei primi sei turni di Guinness Pro 14 la squadra di Michael Bradley ha segnato solo 9 mete (peggior formazione assieme agli Ospreys) per 67 punti totali, contro le 30 mete subite e i 212 punti di passivo. Ma è soprattutto in attacco che i bianconeri si sono dimostrati sterili e a partire dal match di Bristol dovranno provare a trovare soluzioni per mettere in difficoltà gli avversari.
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Foto: Massimiliano Carnabuci – LPS