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Rugby, verso il Sei Nazioni 2020: tutte le possibili novità nelle convocazioni dell’Italia

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Con la Coppa del Mondo in Giappone si è chiusa l’era di Conor O’Shea sulla panchina dell’Italia del rugby e in attesa che venga scelto definitivamente il prossimo ct azzurro nel prossimo Guinness Sei Nazioni sulla panchina siederà Franco Smith. L’ex giocatore e tecnico della Benetton Treviso, sotto contratto con la Fir come assistant coach, guiderà gli azzurri nel prossimo torneo continentale e sarà chiamato dunque a guidare la transizione tra il quadriennio appena passato e quello che porterà l’Italia ai Mondiali di Francia 2023.

Nonostante il suo ruolo di traghettatore, Franco Smith avrà l’occasione di ringiovanire la nazionale e, anche a causa degli infortuni, di testare quei giovani che in questo avvio di stagione si stanno mettendo in luce nel Guinness Pro 14 e avrà ha disposizione anche un giocatore esperto divenuto eleggibile per l’Italia. Partiamo proprio da qui. Il nome più caldo in ottica esordienti è quello del centro della Benetton Treviso Ignacio Brex. Argentino, Brex è arrivato in Italia nel 2015, vestendo la maglia del Viadana. Grazie alla partecipazione al torneo di qualificazione olimpica quest’estate con l’Italseven è diventato eleggibile per la nazionale maggiore e viste le sue prestazioni con la Benetton è uno dei nomi sicuramente in cima alla lista di Smith.

Passando, invece, alle giovani promesse, sono tanti i nomi papabili, anche se si dovrà capire se Franco Smith li reputerà già abbastanza preparati per un esordio internazionale. Sempre in casa Benetton i giovani più interessanti sono sicuramente in terza linea. A partire da Michele Lamaro, classe ’98, che dopo aver giocato come permit e dopo un lungo infortunio ora è diventato un punto fermo dei biancoverdi. Ottima la crescita negli ultimi 12 mesi anche di un altro flanker, cioè Giovanni Pettinelli, classe ’96.

In casa Zebre, nonostante un avvio di stagione non certo facile, ci sono altri due nomi da tenere d’occhio, anche se non è detto che possano trovare spazio fin da questo Sei Nazioni. Il primo è quello del pilone Danilo Fischetti. Il giocatore ha fatto brevemente parte del gruppo azzurro ai Mondiali, venendo convocato insieme a Giosuè Zilocchi per la partita con gli All Blacks dopo le squalifiche di Lovotti e Quaglio, e gli infortuni di Ferrari e Riccioni. Il tifone, però, ha cancellato il match e Fischetti è rimasto a quota zero caps. Insomma, nel giro azzurro c’era già e una convocazione non sorprenderebbe.

A sorpresa, invece, potrebbe essere l’ultima convocazione. Non certo perché il ragazzo non sia meritevole, ma perché è al primo anno ad alto livello e sicuramente gli manca ancora l’esperienza. Ma la situazione tallonatori in casa Italia non è delle migliori, con Ghiraldini fermo ormai da mesi, e altre scelte infortunate. Così, ecco che un nome che potrebbe spuntare è quello di Marco Manfredi, classe ’97. Dopo un’apparizione la scorsa stagione, quest’anno Manfredi ha già portato a casa sei presenze con le Zebre, segnando una meta e mettendosi in mostra tra i migliori bianconeri.

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Foto: Ettore Griffoni – LPS

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