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Salto con gli sci

Salto con gli sci, Coppa del Mondo Ruka 2019: Timi Zajc davanti nelle qualificazioni, difficoltà per molti big. Alex Insam nettamente fuori

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Comincia il secondo weekend di Coppa del Mondo di salto con gli sci a Ruka, in Finlandia (Rukatunturi, HS142), e lo fa con un’ottima forma mostrata da Timi Zajc. Il giovane sloveno, classe 2000, dopo aver vinto uno dei due salti di allenamento si ripete anche nelle qualificazioni, in cui prevale con un buon salto di 139 metri che, tra compensazioni di varia natura (dall’abbassamento di stanga dalla 9 alla 7 al forte vento frontale), lo portano ad acquisire il punteggio di 138.5.

Alle spalle del nono dell’ultima Coppa del Mondo si classifica il norvegese Robert Johansson, che vola fino a 142 metri trovando buona velocità sul dente e chiude a 136.2 Terzo posto per il tedesco Karl Geiger, che al di là del punteggio di 135.8 ripete la misura di 147.5 metri che vale il record del trampolino, già detenuto dall’austriaco Stefan Kraft e dal giapponese Ryoyu Kobayashi, arrivati tanto in là nel 2017 e nel 2018 rispettivamente.

Proprio Kraft è quarto con 132.2 saltando 138.5 metri, ed è anche uno di quelli che trova meno vento frontale. Quinto è l’altro Kobayashi, Junshiro, a 130.5, primo di tre giapponesi su quattro dalla sua posizione fino all’ottava: il sesto, infatti, è Daiki Ito (128.6, misura di 133 metri), il settimo è il polacco Jakub Wolny (128.1, arrivando fino a 139.5 metri) e l’ottavo è Ryoyu Kobayashi che, con i suoi 125.7 punti, è il primo a patire delle condizioni che fanno crollare le misure di coloro che saltano dopo di lui. Nono posto per l’austriaco Jan Hoerl (125.2) e decimo per lo sloveno Peter Prevc (123.7).

Il cambiamento improvviso di condizioni di gara fa sì che il polacco Kamil Stoch, lo sloveno Anze Lanisek e il norvegese Daniel Andre Tande, tutti partiti dalla stanga 7 come Ryoyu Kobayashi, Zajc e Ito, effettuino dei salti non proprio di primo livello, con quest’ultimo, vincitore a Wisla, che è appena 43° e si salva davvero di poco, risultando superato anche dal tedesco Markus Eisenbichler, che pure era caduto a causa di una spigolata giunta poco dopo l’atterraggio.

La poca fluidità e, in generale, un salto di bassa qualità sono i fattori che segnano l’eliminazione di Alex Insam: l’azzurro chiude con soli 39.8 dopo un salto di 95 metri, ampiamente insufficiente e che gli vale il 60° posto, subito dietro al veterano giapponese Noriaki Kasai (46.5).

 

federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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