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Scherma, Andrea Cipressa: “Felice per Arianna Errigo. Quando si concentra sul fioretto…”. L’analisi dell’ultimo weekend di Coppa del Mondo

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Due successi belli e convincenti dopo diverse difficoltà superate, un terzo sfumato all’ultima stoccata con gli spadisti, una squadra di sciabola femminile che anche nella momenti più difficili sa mantiene “dritta” la rotta per Tokyo 2020. Per ora. L’ultimo weekend ha regalato ottime soddisfazioni, tante certezze e soprattutto punti ‘pesanti’ in ottica qualificazione olimpica alla nazionale italiana di scherma, in primis grazie alle squadre, cioè nella specialità in cui si sta concentrando maggiormente lo sforzo azzurro visto che da lì transitano buona parte dei pass per i prossimi Giochi.

La notizia più bella in assoluto riguarda il ritorno al successo in Coppa del Mondo di Arianna Errigo, vincitrice a Il Cairo sabato scorso e (al netto del titolo europeo 2017, comunque valido per il circuito continentale) a digiuno di vittorie dalla tappa di Cancun, in Messico, datata 14 ottobre 2016, quando si impose su Elisa Vardaro e Martina Batini. Una vittoria che, immaginiamo, occuperà un posto speciale nel cuore della muggiorese e che ha di fatto caricato tutta la squadra, poi vincitrice della prova a  staffetta il giorno dopo, al termine di un match tirato, bello, difficile contro la Russia di Deriglazova. Del resto Elisa Di Francisca era stata sempre chiara negli ultimi mesi: “Io a Tokyo ci voglio andare, voglio vincere con la squadra e per farlo c’è bisogno della miglior Errigo!“.

Per analizzare il weekend del fioretto femminile a Il Cairo abbiamo sentito il ct azzurro, Andrea Cipressa. Ecco le sue parole: “Quando si vince, chiaramente, va tutto bene. Sono particolarmente contento per il ritorno al successo di Arianna, che non a caso negli ultimi tempi si era concentrata di più sul fioretto. E quando le distrazioni di varia natura diminuiscono, ecco che torna a essere la miglior Errigo, l’ho vista più convinta, carica, con meno errori tecnici che possono derivare anche dall’utilizzo di altre armi. Arianna ha un talento unico che la natura le ha donato, sarebbe un peccato disperderlo. ma ovviamente io non so quali saranno le sue scelte per l’immediato futuro. Molto positiva la gara a squadre, non solo per la vittoria in sé, ma per come è arrivata: il team ha saputo stringere i denti in finale e superare momenti difficili. Alice Volpi ha un certo punto si è come paralizzata, ha subìto un parziale di 0-7 con Zagidullina dopo aver perso 3-5 con Deriglazova e a quel punto ho preferito inserire Francesca Palumbo che si è subito imposta 4-2 sulla Ivanova, entrando quindi benissimo in gara. Poi si è sofferto fino alla fine ma la vittoria è arrivata, per due stoccate. Quando si vince così è forse ancora più bello… 

La gara individuale ci lascia in più la bella impressione offerta da Martina Batini, in primis brava a rimanere calma negli incontri iniziali e ad arrivare alla finale a otto, dove si è arresa solamente ad Arianna Errigo. Bene! Problemi di abbondanza in più per me, in arrivo? Ben vengano, credetemi. Quel che conta è la pedana e il risultato, non il potenziale o le sensazioni. Chi avrà più risultati andrà ai Giochi. Punto. Le giovani invece stanno faticando un po’ fatica a crescere, mentre Mancini ha perso con Deriglazova e ci può stare“.

ALTRE ARMI

Davvero brillante, nonostante la sconfitta maturata in finale con la Francia per una stoccata, la prova degli spadisti azzurri proprio nella tappa in cui il CT Sandro Cuomo ha deciso di inserire tra i titolari il 18enne (oro olimpico giovanile) Davide Di Veroli al posto di Gabriele Cimini, assieme agli intoccabili Garozzo, Fichera e Santarelli. Peccato solo per il vantaggio enorme sprecato (+9) nei confronti dei pur bravi francesi, iridati in carica. Borel ha ribaltato nel finale una situazione insperata contro Fichera, giusto all’ultimo assalto, ma in precedenza lo stesso Fichera aveva messo a segno la stoccata decisiva contro l’Ucraina in semifinale, Garozzo aveva tirato alla grande con la Corea, mentre Di Veroli e Santarelli sono stati bravissimi proprio con i transalpini all’ultimo atto. Avanti tutta.

Si aspetta infine una svolta dalle sciabolatrici azzurri, seste a Orleans all’esordio stagionale (risultato ben al di sotto delle potenzialità) in attesa del rientro di Loreta Gulotta che però attende ancora la prima convocazione per la Coppa del Mondo da parte del ct Sirovich. Arriverà?. Che possa essere invece… Arianna Errigo l’ago della bilancia anche in questa specialità, nella speranza di gestire al meglio l’equilibrio tra le due armi, sciabola e fioretto? Lo scopriremo presto…

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gianmario.bonzi@gmail.com

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Foto Bizzi/Federscherma

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