Sci Alpino

Sci alpino, Christoph Innerhofer ci riprova dopo un grave infortunio. Una carriera ancora lunga, con il sogno Milano-Cortina 2026

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Era il 22 marzo di quest’anno. Christof Innerhofer stava disputando il supergigante dei Campionati Assoluti di sci alpino di Cortina. In un solo istante tutto è andato in fumo. Caduta, ginocchio sinistro che fa crack assieme ai legamenti, e sensazione che, ad oltre 34 anni, tutto questo possa tramutarsi in uno stop definitivo. Invece, ben conoscendo il carattere del fuoriclasse di Gais. appena conclusa l’operazione all’arto lesionato in una clinica di Innsrbruck, il due volte medagliato alle Olimpiadi era subito pronto ad annunciare il suo ritorno sulle piste e, addirittura, di volere puntare fino ai Giochi di Milano-Cortina 2026.

Un obiettivo senza dubbio ambizioso, dato che in concomitanza con la kermesse che si disputerà nel nord dell’Italia lo stesso Innerhofer avrà 41 anni e mezzo, non certo un’età semplice per uno sciatore, ma potrebbe anche servire da stimolo ad un atleta che ha sempre amato alzare l’asticella delle difficoltà nella sua carriera, centrando quasi sempre i limiti che si era prefissato. Ma, visti anche i 7 anni che ci separano dalle Olimpiadi di Milano-Cortina, in precedenza, ricordiamolo, vivremo quelle di Pechino nel 2022, mettiamo momentaneamente in secondo piano questi discorsi, e torniamo a concentrarci sul presente.

Per il vincitore di sei gare in Coppa del Mondo (l’ultima il 23 febbraio 2013, la discesa di Garmisch-Partenkirchen) il rientro ufficiale alle gare è ormai vicino, ma lo staff medico della nostra Nazionale ha preferito concedergli ancora un ulteriore periodo di allenamento a Copper Mountain. Molto verosimilmente Innerhofer tornerà in pista nel doppio appuntamento di Beaver Creek in programma il 6 e 7 dicembre e, infatti, ha già annunciato che a Lake Louise non ci sarà.

A otto mesi dall’infortunio, quindi, Innerhofer sta mordendo il freno per poter rientrare a fare ciò che ama. Sarà un ritorno alle competizioni lento e centellinato ovviamente, sia perché quando si parla di ginocchio per uno sciatore bisogna sempre procedere con estrema cautela, sia perché a quasi 35 anni non c’è nessuna fretta o necessità di forzare. Vedremo, quindi, in quanto tempo il nostro portacolori sarà in grado di avvicinarsi ai livelli dei migliori, per provare a divertirsi in questa Coppa del Mondo 2019-2020, ritrovare le giuste sensazioni sugli sci e, non ultimo, iniziare a costruire la sua seconda ed ultima parte di carriera nel migliore dei modi.

Milano-Cortina è ancora lontana, anzi lontanissima, per cui l’altoatesino si focalizzerà sul proprio presente, procedendo per gradi. Inizialmente concentrandosi solamente su se stesso, sul suo modo di stare sugli sci, su come avvicinarsi di nuovo al suo status pre-infortunio quindi, volta dopo volta, incominciando a guardare maggiormente la classifica ed assaporando il gusto della competizione e del duello. Non sarà un percorso facile, e non lo sarebbe per nessuno, ma uno sciatore con il carattere di “Inner” non avrà alcun problema a rimettersi in carreggiata, ed a stupirci ancora una volta.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Pentaphoto/Alessandro Trovati.

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