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Sci alpino, i favoriti per la Coppa del Mondo 2019-2020 di slalom: Henrik Kristoffersen in pole, Clement Noel pronto a giocarsela

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Senza Marcel Hirscher, vincitore di sei delle ultime sette coppe delle porte strette, la specialità dello slalom, che in campo maschile era già la più equilibrata anche in presenza del suo dominatore, diventa in automatico quella dal pronostico più incerto.

Anche se la passata stagione in slalom non è stata certo delle migliori per Henrik Kristoffersen, finito quattro volte sul podio senza vincere, pensiamo che il favorito numero uno per il trofeo delle porte strette possa essere lui. Dalla sua ci sono le 15 vittorie nel Circo Bianco nella specialità e anche il dovere di riscattare a Levi il brutto gigante di Soelden di poco meno di un mese fa su una pista, la Levi Black, dove ha vinto nel 2014 e dove ha conquistato altri tre podi, l’ultimo l’anno scorso quando fu secondo dietro a Hirscher.

C’è però un altro che potrebbe essere considerato il cofavorito, e cioè il francese Clemet Noel, 22enne di Val d’Isère, tre anni meno di Kristoffersen, che era già considerato un talento enorme ma che l’anno scorso ha fatto progressi incredibili vincendo tre gare, tra cui le classicissime di Wengen e Kitzbuehel a una settimana di distanza l’una dall’altra, e chiudendo al secondo posto della graduatoria finale dello slalom, ovviamente alle spalle di Hirscher. Unico mezzo passo falso il settimo posto dei Mondiali di Are subito davanti a Kristoffersen.

Poi ci sono i due lungagnoni svizzeri Daniel Yule e Ramon Zenhaeusern, vincitori l’anno scorso rispettivamente a Madonna di Campiglio e a Kranjska Gora, in seconda battuta in casa della Confederazione, anche se forse non per le primissime posizioni della classifica finale, potrebbe esserci Loic Meillard. L’Austria, a differenza che nel gigante, senza Hirscher è ancora ultra-competitiva: Michael Matt e Marco Schwarz ai Mondiali hanno completato una straordinaria tripletta alle spalle del loro leader, Schwarz tornerà in gara a Levi dopo il grave infortunio al ginocchio della fine della scorsa stagione, e poi il Wunderteam ha sempre la scheggia impazzita Manuel Feller, tre podi l’anno scorso, diventato papà da pochi giorni.

Tra gli altri, in casa Francia occhio ad Alexis Pinturault, reduce dal trionfo nel gigante di Soelden, tornato lo scorso inverno sul podio in slalom dopo cinque anni riuscendoci addirittura tre volte. Saranno in gara anche due veterani già vincitori a Levi, il francese Jean-Baptiste Grange e lo svedese Andre Myhrer, che tra l’altro è stato terzo un anno fa. In casa Francia non molla la presa in 40enne Julien Lizeroux. Questi tre atleti sembrano fuori gioco dalla lotta per la classifica di specialità, non così il britannico Dave Ryding, capace di tutto nel bene e nel male: a Levi infatti due anni fa buttò via una vittoria incredibile dopo aver chiuso in testa la prima manche.

Difficile che gli azzurri possono inserirsi nella lotta per la coppetta, ma gli ultratrentenni Manfred Moelgg, l’ultimo ad arrivare tra i primi tre a Levi tre anni fa, Stefano Gross, l’ultimo a riuscirci in Coppa del Mondo a Kranjska Gora il 5 marzo 2017, e Giuliano Razzoli possono ancora sparare qualche ottima cartuccia in attesa della crescita di Alex Vinatzer e degli altri giovani. E chissà che il ritorno di Jacques Theolier, che con gli azzurri dal 2009 al 2014 ha già ottenuto grandi risultati, su tutti l’oro olimpico di Razzoli a Vancouver 2010, non possa rivitalizzare tutta la squadra.

 

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massimiliano.valle@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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