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Sci alpino, l’Italia cerca volti nuovi nella velocità. Paris, Fill e Innerhofer over 30, Emanuele Buzzi al rientro. Tutti i nomi da seguire

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L’Italia delle gare veloci di Coppa del Mondo è stata molto vincente nelle ultime stagioni, quest’anno Dominik Paris ha spento 30 candeline ed è nel suo miglior periodo per quanto riguarda forza fisica ed esperienza, ma la squadra azzurra ha bisogno di giovani che possano un giorno rimpiazzare i veterani. Christof Innerhofer e Peter Fill sono ben oltre la trentina, così come Matteo Marsaglia, uno dei più infortunati in assoluto nel Circo Bianco tant’è che nelle gare di Lake Louise del prossimo weekend non ci saranno né lui né Innerhofer, mentre Mattia Casse, 29 anni, non è ancora riuscito a esplodere.

Ecco quindi la necessità di individuare nuovi giovani talenti. Sopra tutti c’è ovviamente Emanuele Buzzi, 25enne di Sappada, che negli ultimi anni ha avuto una crescita piuttosto lenta ma progressiva fino a conquistare un grandioso sesto posto nella discesa di Wengen dello scorso gennaio prima di cadere subito dopo il traguardo procurandosi la frattura del piatto tibiale destro. Ovviamente le sue condizioni sono un’incognita, così come quelle di Fill, ma a Lake Louise ci saranno entrambi, ovviamente insieme a Paris e a Casse.

Poi c’è Davide Cazzaniga, 27enne brianzolo di Correzzana, che l’anno scorso col terzo posto nella graduatoria di specialità di Coppa Europa si è guadagnato il posto fisso in discesa in Coppa del Mondo ma anche lui è infortunato, al ginocchio sinistro, e salterà sia Lake Louise sia le gare della prossima settimana a Beaver Creek. Sempre rimanendo al gruppo azzurro della rassegna continentale, sembrano aver perso il treno giusto, anche se per motivi completamente diversi, Henri Battilani, iridato junior in discesa nel 2015, e Guglielmo Bosca, vittima di un gravissimo infortunio due anni fa nel circuito cadetto.

I più giovani della squadra di Coppa Europa sono Mattia Cason, classe 1999, e Nicolò Molteni (1998), hanno invece già esordito in Coppa del Mondo Federico Paini e Florian Schieder (1995), Alexander Prast (1996) e Federico Simoni (1997). Schieder è stato terzo nella discesa di Coppa Europa di Sella Nevea lo scorso marzo e ventisettesimo nel superG di Kvitfjell del 2018 nel circuito maggiore mentre Simoni sarà il quinto rappresentante a Lake Louise di una squadra azzurra letteralmente decimata: escluso Simon Maurberger, che ha il posto fisso in tutte le specialità grazie al trionfo nell’ultima Coppa Europa ma che ben difficilmente si cimenterà nella velocità, i posti a disposizione dell’Italia in discesa sono nove e in superG sette. Non è insomma il momento migliore per il nostro discesismo ma si può sperare che i giovani sopra citati possano crescere progressivamente come Buzzi in modo tale da frequentare in modo stabile il circuito maggiore.

 

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massimiliano.valle@oasport.it

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Foto: Fisi / Pentaphoto

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