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Sci Alpino
Sci alpino, Slalom Levi 2019: Petra Vlhova precede di un soffio Shiffrin nella prima manche, alle loro spalle il vuoto
Petra Vlhova o Mikaela Shiffrin? Non si scappa da queste due campionesse. La slovacca, infatti, ha fatto segnare il miglior tempo nella prima manche dello slalom di Levi, in Finlandia, valevole per la Coppa del Mondo 2019-2020 di sci alpino, precedendo di appena 13 millesimi la tre volte vincitrice della Sfera di Cristallo. Il loro dominio in questa specialità si protrae ormai da ben 20 gare dopo il successo della svedese Frida Hansdotter il 10 gennaio 2017 a Flachau (con 16 successi per la statunitense e 4 per Vlhova) e anche nella occasione odierna sono pronte a contendersi il gradino più alto del podio, avendo rifilato alle rivali distacchi davvero notevoli.
Sulla pista Levi Black, in uno scenario tipicamente invernale, con foschia, buio quasi completo, e riflettori già protagonisti, le protagoniste del Circo Bianco si sono dovute cimentare su una pista non impossibile a livello di pendenze, come suo solito, ma particolarmente complicata a livello di consistenza della neve, dossi e “trappole” disseminate dal tracciatore. Ogni minimo passo falso, quindi, è stato pagato a caro, se non carissimo, prezzo.
Petra Vlhova, invece, è stata autrice di una prova impeccabile, senza la minima sbavatura e con un finale spettacolare, concludendo con il tempo di 58.65. Alle sue spalle, come detto, Mikaela Shiffrin a 13 centesimi, per colpa di un lieve errore nella prima parte di gara. Nel complesso, comunque, la nativa di Vail non ha messo in mostra la sua migliore versione, e sarà chiamata ad una seconda manche di spessore per cercare di scalzare la rivale dalla vetta della classifica e conquistare, quindi, il quarto successo sulla pista finlandese.
Dietro di loro, il vuoto, o quasi. A 99 centesimi troviamo l’austriaca Katharina Truppe che conferma di essere una realtà della specialità ed l’unica a limitare i danni nei confronti delle due fuoriclasse. Quarto posto per la svedese Anna Swenn-Larsson che non commette disastri particolari, ma al traguardo accusa comunque 1.31 secondi di distacco. Sesta posizione per la norvegese Nina Havert-Loeseth che completa una buona prima manche con 1.46 dalla vetta. Sesto posto, quindi, per la svizzera Wendy Holdener a 1.55, che si mangia le mani per un grave errore nel muro per il quale perde in un colpo solo un secondo esatto. Alle sue spalle è settima l’austriaca Katharina Huber a 1.65, ma con importanti segnali di crescita in questa disciplina, quindi ottava la sua connazionale Katharina Liensberger a 1.69, dopo una prova particolarmente pasticciata. Completano la top ten l’elvetica Michelle Gisin, nona a 2.01, e la tedesca Lena Duerr che, dopo una prima metà di gara sui tempi di Vlhova, sbaglia tutto nel muro e cede ben 2.51 alla slovacca piazzandosi decima.
Per il momento pochi sorrisi per le nostre rappresentanti. Sorprende Martina Peterlini, partita con il pettorale numero 46 ma in grado di piazzarsi in 21esima posizione a 2.96. Irene Curtoni chiude con un distacco pesantissimo di 3.65 al temine di una discesa costellata di imperfezioni, senza mai trovare il giusto ritmo, e non potrà prendere parte alla seconda manche, trovandosi già in 33esima posizione. Già out, anche, Marta Rossetti (a 4.21), Roberta Midali (a 4.54) e Lara Della Mea, che ha tagliato il traguardo con un fardello di 5.18 attorno alla 50esima posizione. Ultima delle nostre Anita Gulli a 7.35. Non hanno portato a termine la prima manche la norvegese Kristin Lysdahl e la svedese Ylva Staalnacke.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse