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Calcio
Sinisa Mihajlovic: “Sono ancora qua: non sono un eroe, sono un uomo. Ringrazio i medici, mi sono rotto le p…. di piangere”
Toccante conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic allo Stadio Dall’Ara, l’allenatore del Bologna si è concesso ai giornalisti alla vigilia della sfida tra i felsinei e il Napoli in programma domenica 1° dicembre alle ore 18.00. Il tecnico serbo sta affrontando una durissima battaglia contro la leucemia, si è sottoposto a dei cicli di chemioterapia e a un trapianto di midollo: sta cercando di sconfiggere il male con grandissima forza e senza abbattersi.
Il 50enne ha parlato della sua malattia e del percorso che sta intraprendendo: “L’ultima volta che ho parlato era il 13 giugno, quando ho annunciato la mia malattia, dopo questo percorso che ho fatto ho scelto di fare questa conferenza insieme ai medici che mi hanno curato. Voglio spiegare qual è stato il mio percorso e il mio stato di salute. In questi quattro mesi difficili ho conosciuto medici straordinari, infermieri che mi hanno curato, sopportato e supportato. So che ho un carattere forte, anche difficile. Chi meglio di loro può capire quanto sia difficile fisicamente e psicologicamente affrontare una cosa del genere. Voglio ringraziare tutti di cuore. Ho capito subito che ero nelle mani giuste. In questi 4 mesi ho pianto e non ho più le lacrime. Mi sono rotto le palle di piangere. Non mi sono mai sentito un eroe, sono un uomo. Questa malattia non si può vincere solo col coraggio ma con le cure. Non c’è da vergognarsi, l’unica cosa che i pazienti non devono perdere è la voglia di vivere. Serve pazienza per combattere questa malattia, è bastarda. Passare quattro mesi in una stanza senza prendere una boccata d’aria non è stato facile“.
Sinisa Mihajlovic ha poi citato un celeberrimo verso di Vasco Rosso: “Io sono ancora qua. Questo per me è importante, non mollerò niente. Cercherò di essere ancora presente“. Il tecnico ha ricordato anche una frase della canzone di Eros Ramazzotti che sua moglie aveva postato quando è uscito dall’ospedale dopo l’ultimo ciclo di terapie: “Più bella cosa non c’è. Era adatta. Rispecchiava tutto quel percorso e il risultato finale“.
I suoi giocatori gli hanno fatto una sorpresa presentandosi in conferenza stampa manifestandogli tutto il loro effetto è poi intervenuto anche il dottor Michele Cavo, primario dell’Ematologia del Policlinico Sant’Orsola di Bologna: “Siamo ancora in una fase precoce. Abbiamo bisogno di tempo per cercare di capire la risposta finale del paziente, per monitorare Sinisa e le possibili complicanze. A dispetto di questo carattere estremamente robusto e vigoroso si è sempre fidato ciecamente di noi anche quando i ‘no’ gli stavano stretti“.
E poi una chiosa sul possibile arrivo di Zlatan Ibrahimovic: “Ci siamo sentiti una decina di giorni fa, vediamo ciò che succede. Lui è interessato, se viene verrebbe per me, ma capisco che ci sono altre soluzioni. Lui mi chiamerà quando avrà deciso, ma è tutto in stand by“.
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Foto: Lapresse