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“Sognando l’ Olimpo”: Gianmarco Tamberi e il sogno di sconfiggere un destino avverso a Tokyo 2020

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Era il 15 Luglio del 2016, una data che Gianmarco Tamberi non scorderá mai. Purtroppo quella maledetta sera si è passati dalla gioia piú grande alla delusione immane di dover rinunciare al sogno olimpico di Rio. Siamo nel Principato di Monaco (meeting Herculis della Diamond League): “Gimbo” vince la gara di salto in alto con 2,39, migliorando il record italiano che giá gli apparteneva. Ma non si accontenta, vuole di piú. E’ ad un solo cm dal record mondiale stagionale (2,40 di Barshim). Chiede di alzare l’ asticella a 2,41 e superandola sarebbe il primo italiano oltre la fatidica soglia dei 2,40. Ma al secondo tentativo la caviglia sinistra fa crack. Addio Giochi, addio sogni di gloria. Tutto in pochi minuti, record italiano e grave infortunio. Era uno dei favoriti per l’ oro a Cinque Cerchi. Da quel giorno in poi, per Half-shave inizierá un lungo calvario per ritrovare quelle misure smarrite.

Purtroppo, i saltatori in alto devono fare i conti con dei sottili meccanismi, degli automatismi difficili da spiegare. E quando accadono eventi come quelli di Montecarlo, le certezze vengono meno e la testa entra in conflitto con il corpo. Ovviamente subentra la paura di non riuscire a ottenere piú quelle misure. La risalita è dunque lenta, graduale. Ma la voglia di ritornare quello di prima invade la sua mente. Half-shave è amato in tutti gli stadi del mondo, un vero personaggio copertina come ce ne sono ormai pochi nell’atletica mondiale, dopo l’addio di Usain Bolt. Spesso le misure le ha superate al terzo tentativo, sospinto dall’entusiasmo del pubblico, verso il quale vuole ripagare tanto amore con delle prestazioni all’altezza del suo passato.

Gianmarco Tamberi è nato a Civitanova Marche il 1 Giugno del 1992. Alto 1,92 x 75Kg, appartiene alle Fiamme Gialle ed è allenato da suo padre Marco (anch’egli ex-saltatore in alto). La storia della barba rasata da un solo lato inizia ben presto (nel 2011 ad appena 19 anni), per suggerimento del padre: ai Campionati Italiani Juniores di Bressanone migliora il personale di ben 11 centimetri fino a 2,25. Da allora, ogni volta che arriva in una finale mette in atto lo stesso rito. Quello stesso anno ha vinto la medaglia di bronzo agli Europei Juniores di Tallinn, suo primo podio internazionale. Nel 2012 la sua prima gara internazionale tra i seniores, con un quinto posto agli Europei di Helsinki; ma è agli Assoluti di Bressanone che supera per la prima volta in carriera la barriera dei 2,30, saltando un ottimo 2,31 e ottenendo il minimo per i Giochi di Londra.

Gli anni 2013 e 2014 saranno anni di transizione per il 27enne marchigiano, dovuti a diversi malanni invernali. I migliori risultati sono il quinto posto agli Europei Indoor di Goteborg 2013 (2,29 la misura) e il settimo posto agli Europei Outdoor di Zurigo con 2,26. Ma è definitivamente il 2015 l’anno della svolta a livello di progressi personali: il 2 Agosto ad Eberstadt (Germania) migliora per ben due volte il record italiano all’aperto, saltando prima 2,35 al terzo tentativo e poi 2,37 al primo. Da quel momento qualcosa scatta nella testa di “Gimbo”, a livello di consapevolezza nei propri mezzi. Ne è prova lo stupendo inizio di 2016, con record italiani indoor abbattuti uno dopo l’altro, fino al favoloso 2,38 saltato a Hustopece (Rep. Ceca) il 13-02-16, tutt’ora record italiano indoor. Prima della consacrazione a Portland, dove diventa campione del mondo indoor con la misura di 2,36. La stagione all’ aperto di quell’anno continuerá ad essere vincente, con l’oro ai Campionati Europei di Amsterdam con 2,32 (primo italiano a riuscirci), fino purtroppo alla sfortunatissima serata di Montecarlo, sopra descritta.

Gli anni 2017 e 2018 sono stati i piú delicati per Half-shave, quelli del recupero lento e progressivo. Ma in una serata di agosto, nella magica pedana di Eberstadt che lo ha lanciato al mondo tre anni prima, Tamberi ritrova quei meccanismi persi: 2,33 e nuovamente lo spauracchio dei 2,30 lasciato alle spalle. Sull’onda dell’entusiasmo, il 2019 inizia benissimo e la stagione indoor ne è la prova. Titolo italiano ed europeo con la misura di 2,32 in entrambe le occasioni. Spiacevolmente, la stagione outdoor sará molto travagliata e “Gimbo” praticamente esordisce direttamente ai Mondiali di Doha, dopo aver partecipato a giugno al Golden Gala. Un ottavo posto in finale con 2,27 che non rispecchia il suo reale valore, senza trovare le sensazioni giuste durante tutta la gara.

Non resta che aspettare la prossima annata olimpica. Come da lui stesso dichiarato, l’azzurro non vede l’ora che si materializzi il giorno della rivincita. Quando vorrá riprendersi quello che la sfortuna gli ha tolto quattro anni prima: il podio olimpico. I rivali saranno tanti, incominciando da Barshim, ma “Gimbo” non è uno che si tira indietro, se ne può star certi…

Possibilitá di podio a Tokyo 2020 (da 1 a 5 stelle): ***

Maurizio Contino

NELLE PUNTATE PRECEDENTI…

Prima puntata: Marco Lodadio
Seconda puntata: Simona Quadarella

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Foto: LaPresse

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