Curling
Sport invernali, le pagelle della settimana. Parte bene lo slittino, slalom femminile nel tunnel
PAGELLE ITALIA SPORT INVERNALI (SETTIMANA 18-24 NOVEMBRE)
Sci alpino, 5,5: il bilancio del fine settimana a Levi non è sufficiente. In campo maschile Alex Vinatzer è attualmente l’unico, vero prospetto su cui investire da qui a Milano-Cortina 2026: tecnica e talento non mancano, dovrà lavorare sulla continuità e progredire a piccoli passi verso le primissime posizioni. Non era dispiaciuto Simon Maurberger prima dell’uscita che ne ha chiuso in anticipo la gara: l’altoatesino potrà sorprendere in una disciplina ibrida come il parallelo. A 37 anni Manfred Moelgg si conferma una garanzia e non è escluso che, su piste più ripide e favorevoli, possa anche piazzare una zampata da podio. Non accenna invece ad uscire dal tunnel il settore femminile: la sola Martina Peterlini ha strappato qualche punticino, fuori dalla seconda manche tutte le altre azzurre, compresa quella Lara Della Mea di cui si parla un gran bene. La squadra è ripartita sostanzialmente da zero in questa stagione, sotto la guida di Matteo Guadagnini: occorreranno lavoro e tanta pazienza per iniziare ad intravedere dei passi avanti.
Slittino, 8: un avvio decisamente convincente, con il terzo posto di Dominik Fischnaller ed il trionfo del team-relay. Guai però ad illudersi: quella di Igls rappresenta storicamente una pista favorevole per i colori azzurri, chiamati dunque a dimostrare di aver compiuto un effettivo salto di qualità su budelli dove in passato hanno stentato. Di sicuro il Bel Paese ha trovato in Andrea Voetter una buona interprete nel singolo femminile, che in una stagione priva delle fuoriclasse tedesche potrebbe anche togliersi di tanto in tanto lo sfizio di qualche podio, senza dimenticare il ruolo cruciale che riveste all’interno del team-relay. Era lecito attendersi qualcosa in più dai giovani Nagler-Malleier, cui sembra mancare ancora qualcosa per raggiungere l’elite nel doppio. Per quanto riguarda Dominik Fischnaller, già le tappe in Nord America chiariranno se l’altoatesino potrà veramente accarezzare un’idea di classifica generale oppure confermarsi un ‘cacciatore di tappe’ come nelle ultime stagioni in cui non aveva mai brillato per continuità di rendimento.
Speed skating, 5,5: piazzamenti, tanti piazzamenti. Ma è mancato l’acuto e, soprattutto, la sensazione è che diversi azzurri non solo non progrediscano, ma abbiano intrapreso una parabola discendente. Dopo quasi due anni di assenza, promette bene il ritorno di Nicola Tumolero: con il tempo sarà di nuovo il riferimento azzurro nelle lunghe distanze. Sensibile il salto di qualità di Davide Ghiotto nei 5000 metri, che lascia ben sperare in vista della distanza prediletta dei 10000, nella quale potrebbe anche ambire ad un posto sul podio. Andrea Giovannini sembra sempre più proiettato verso la mass start rispetto alle distanze tradizionali (in Polonia ha chiuso quarto nella gara di gruppo), mentre tra i giovani andrà monitorato sui 5000 metri Francesco Betti, il NextGen di maggior talento su cui investire verso le Olimpiadi casalinghe del 2026. Francesca Lollobrigida, questa volta, è rimasta distante dalla top3 nella mass start: la romana, contrariamente a quanto accadeva in passato, ha optato per una diversificazione della preparazione fisica, volta a raggiungere il picco di forma nella seconda metà della stagione. Con il ritiro di Francesca Bettrone, l’Italia si è ritrovata con due sole atlete competitive in Coppa del Mondo (Lollobrigida e Noemi Bonazza), non potendo schierare neppure un team-pursuit: un dato che la dice lunga sul problema del reclutamento ed un numero di praticanti irrisorio rispetto alle realtà di riferimento di questo sport.
Curling, 7: un passo indietro per la Nazionale maschile rispetto al bronzo degli Europei 2018. Il quinto posto conquistato da Joel Retornaz e compagni, tuttavia, testimonia il consolidarsi su livelli di eccellenza, almeno in campo continentale. L’Italia ormai può giocarsela alla pari con chiunque in Europa, Svezia esclusa. Importante anche la promozione della compagine femminile.
Salto con gli sci, senza voto: Alex Insam non ha neppure preso parte alle qualificazioni a causa di una squalifica per irregolarità della tuta. A preoccupare, e non poco, è il fatto che l’Italia possa contare attualmente su un solo atleta all’altezza di prendere parte al circuito maggiore su discreti livelli.
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federico.militello@oasport.it
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Foto: Lapresse