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Tennis, Jannik Sinner chiude l’anno con il botto: l’azzurrino non arresta la sua marcia trionfale
Jannik Sinner chiude il suo anno con il botto: terzo Challenger in carriera a Ortisei, senza perdere un set e piegando in due parziali l’austriaco Sebastian Ofner. Una stagione che va in archivio da n.78 del ranking. Un’annata che era iniziata con il successo di Bergamo e il ranking che diceva n.546. Una scalata pazzesca certificata da 62 vittorie stagionali, di cui 11 nel circuito maggiore e con all’attivo: 2 titoli ITF, 3 Challenger e la ciliegina delle Next Gen ATP Finals.
Numeri spaventosi che non possono che portare a tantissimi paragoni, per un 18enne che accederà agli Australian Open dalla porta principale. La classifica, infatti, gli consentirà di evitare la scomoda trafila delle qualificazioni. Del resto, lo ha meritato Jannik che, con il lavoro meticoloso, ha migliorato partita dopo partita il proprio tennis, raddoppiando le percentuali di prime messe in campo e aumentando in maniera esponenziale la velocità di palla. Sui colpi da fondo, poi, niente da dire, specie sul lato sinistro del campo. Basterebbe chiedere una testimonianza all’australiano Alex de Minaur, preso letteralmente a pallate nell’atto conclusivo dell’Allianz Cloud.
Ora, dopo un 2019 molto intenso, è giunto il momento di riposarsi perché l’anno venturo sarà ancora quello più duro. Tutti attenderanno al varco Sinner e lui dovrà farsi trovar pronto, dovendo migliorare ancora alcuni aspetti del suo gioco: un dritto un po’ “ballerino”, un gioco di rete non ancora pulito e alcune variazioni sul tema che, specie sulla terra, potrebbero portargli più punti. In buona sostanza, un repertorio tennistico ancora da affinare ma la base sembra piuttosto solida. Del resto, le 28 vittorie nei Challenger sono un dato davvero niente male, ricordando che parliamo di un classe 2001.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo