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Tennis: Sara Errani ed Elisabetta Cocciaretto, la risalita e la scalata

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Lontano dai riflettori, lontano dal palcoscenico delle WTA Finals, lontano dall’attenzione mediatica importante del mondo del tennis, ci sono due storie d’Italia che si sono incrociate ad Asuncion, in Paraguay, in un torneo ITF da 60.000 dollari.

La prima storia, e più conosciuta, è quella di Sara Errani. A 32 anni, colei che nel 2013 è stata numero 5 del mondo ed è tuttora l’unica azzurra ad aver raggiunto tre semifinali Slam sta cercando con continua forza la risalita nel ranking. Questa settimana, in più, le è arrivata la notizia dell’archiviazione del procedimento penale a suo carico per la vicenda letrozolo da parte del GIP di Ravenna, che ha posto fine a un calvario durato ben oltre due anni. Il caso ha voluto che l’archiviazione arrivasse durante proprio l’ITF di Asuncion, dove con una bella cavalcata è riuscita a spingersi fino alla finale, ritrovando delle buone sensazioni sul campo e soprattutto una classifica che inizia a rimettersi per davvero verso una parte più giusta. Con questo risultato, infatti, la finalista di Roma 2014 si porta al numero 200, rientrando nella seconda pagina del ranking per la prima volta dallo scorso febbraio. Il suo obiettivo resta quello delle qualificazioni degli Australian Open, come aveva già dichiarato in estate, e a questo punto si fanno particolarmente concrete le possibilità che il tabellone cadetto possa giocarlo.

La seconda storia, che più d’uno spera sia conosciuta, è quella di Elisabetta Cocciaretto, certamente il nome più importante che l’Italia ha tra le giocatrici che possono avere un ruolo importante nel futuro. Nata ad Ancona, classe 2001, nel 2018 ha raggiunto le semifinali del torneo junior agli Australian Open e poi ha cominciato a prendere sempre più spesso la via dei tornei ITF. Ha iniziato l’anno da numero 709 del mondo, per un paio di mesi è rimasta lì, e anzi è scesa fino al numero 780 ad aprile, e poi ha iniziato a mettere insieme una grande quantità di ottimi risultati: finale al 25.000$ di Torino partendo dalle qualificazioni, gran battaglia con la slovacca Viktoria Kuzmova al WTA di Palermo dopo aver passato il tabellone cadetto, vittoria al 25.000$ di Trieste e poi successo davvero importante ad Asuncion, battendo Sara Errani in finale e issandosi al numero 215 del mondo. Il che, a conti fatti, significa una scalata di quasi 500 posti da inizio anno e ancora maggiore da quel ranking di fine aprile. E continua a lavorare per salire, perché conosce una sola strada per i risultati: l’umiltà. In questo specifico caso, c’è anche il rispetto per l’avversaria battuta, che aveva già avuto modo di rimarcare a Roma, all’Antico Tiro a Volo, in un altro ITF da 60.000$ in cui, curiosamente, avevano vinto entrambe: Errani il torneo di singolare, Cocciaretto quello di doppio.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Bukharev Oleg / Shutterstock.com

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