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Basket, EuroCup 2019-2020: tutte le italiane alle Top 16, un en plein raro e importante per la pallacanestro azzurra

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Virtus Bologna, Reyer Venezia, Aquila Basket Trento e Leonessa Brescia tutte alla seconda fase, le Top 16, di EuroCup. Un obiettivo che a inizio stagione pareva difficile, e che invece si è realizzato grazie al primo posto di emiliani e lagunari e alle vittorie nell’ultimo turno di trentini e lombardi.

Era dalla stagione 2017-2018 che non si verificava un’evenienza simile: allora, però, le partecipanti all’EuroCup erano tre, e cioè ancora Trento, Torino e Reggio Emilia, con quest’ultima che si sarebbe poi spinta fino in semifinale trascinata da Amedeo Della Valle nella sua ultima stagione in casa Reggiana. Per le altre, invece, il cammino si concluse proprio alla seconda fase, con il terzo posto nei rispettivi gironi.

Per ritrovare quattro italiane in grado di superare la prima fase della seconda Coppa europea bisogna risalire alla prima edizione della stessa, allora chiamata ULEB Cup e di cui era nota l’intenzione di fondere in un solo trofeo le precedenti, e storiche, Coppa Korac e Coppa Saporta. Il viaggio nel tempo verso la stagione 2002-2003 racconta di un basket completamente diverso, in cui le formazioni azzurre in Europa si chiamavano Trieste, Roseto, Udine e Varese. Oggi, di quelle società è sopravvissuta solo l’ultima: Trieste ha chiuso nel 2004, e l’attuale squadra in Serie A ne è di fatto prosecutrice; Roseto è fallita ed è poi stata rifondata come Roseto Sharks, oggi milita in A2 e ha una collaborazione attiva con la Stella Azzurra Roma; Udine, invece, è retrocessa nell’allora Legadue nel 2009, è scomparsa nel 2011 e la sua eredità è oggi raccolta dall’APU, fondata nel 2011, attualmente in A2 e con l’acronimo del nome che richiama quello della più antica società cestistica cittadina.

Il cambiamento di scenario, rispetto all’annata 2018-2019, è radicale: l’anno scorso, infatti, Torino chiuse l’avventura europea senza nemmeno una vittoria, e poi si scoprì che sotto la superficie c’erano dei problemi irrisolvibili capaci di far finire la storia dell’Auxilium in tribunale, mentre Trento e Brescia si giocarono male le loro carte proprio all’ultima giornata. Questa volta, invece, il vento è cambiato e soffia dalla parte giusta. Certo, c’è il rischio di avere un girone con tre formazioni italiane (Virtus Bologna e Trento sono già certe di incrociarsi, Brescia può finire nel loro stesso raggruppamento o in quello di Venezia in base ai risultati di domani), però superiore a questa constatazione è la soddisfazione di aver ritrovato un basket italiano che sa farsi valere sul continente.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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