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Basket, Eurolega 2019-2020, 13a giornata: Olimpia Milano impegnata in una delicata trasferta all’Astroballe di Villeurbanne contro l’ASVEL
Trasferta francese per l’Olimpia A|X Armani Exchange Milano nella tredicesima giornata di Eurolega 2019-2020. La formazione allenata da Ettore Messina sbarca all’Astroballe di Villeurbanne, dove l’attende l’ASVEL, la squadra più titolata di Francia con i suoi 19 titoli nazionali. Oltre a questo, l’ASVEL ha una particolarità ormai ben conosciuta nel basket europeo: il presidente è Tony Parker, l’ex stella dei San Antonio Spurs, che ha assunto questo ruolo dal 2014.
Gli uomini allenati dal montenegrino Zvezdan Mitrovic hanno finora regalato diverse sorprese in quest’edizione di Eurolega, vincendo 5 delle prime 8 partite anche con avversari quotati (Olympiacos, Panathinaikos, Baskonia e CSKA), ma negli ultimi quattro match sono arrivati altrettanti stop, che hanno portato l’ASVEL nel gruppo in nona posizione, a due partite di distanza da Milano, che è invece settima dopo un periodo a sua volta negativo con tre perse di fila. La squadra di Villeurbanne, inoltre, è prima con 13 vittorie su 13 incontri in Pro A francese (Jeep Elite per ragioni di sponsor). Giocano nella formazione transalpina due vecchie conoscenze del campionato italiano: il play Jordan Taylor, finalista scudetto con la Virtus Roma nella stagione 2012-2013, e la guardia-ala David Lighty, visto a Cantù, Cremona, Trento e Sassari. L’elemento più interessante del roster, però, è Théo Maledon, uno dei principali prospetti europei per il draft NBA 2020 assieme a Nico Mannion e a Deni Avdija: nelle sei partite in cui è sceso in campo, il play classe 2001 di Rouen ha tenuto medie invidiabili al di là dei 6.8 punti a gara, con il 42.1% da due e il 37.5% da tre. Naturalmente, c’è spazio anche per l’esperienza di Edwin Jackson e Antoine Diot, mentre sotto canestro le cose, al di là della presenza di Tonye Jekiri (10.6 punti a partita, il migliore dei suoi in questo senso, e 8.92 rimbalzi, con cui è secondo in Eurolega), sono rese complicate dall’assenza di Adreian Payne, da tempo alle prese con un’infiammazione al piede. Il supporto, in questo modo, lo forniscono Livio Jean-Charles, quinto miglior stoppatore della competizione, e Ismael Bako, che è invece centro a tutto tondo, a differenza del compagno che è principalmente ala grande.
Milano, in questa occasione, inizia un viaggio che la porterà a percorrere 3.579 chilometri in 7 giorni per giocare quattro partite, tutte a un giorno di distanza: il venerdì con l’ASVEL a Villeurbanne, la domenica a Venezia con la Reyer, il martedì a Madrid con il Real e infine il giovedì contro Valencia al Mediolanum Forum. Un tour de force complicatissimo per la squadra di Ettore Messina, oltretutto priva di Nemanja Nedovic, Arturas Gudaitis e Vladimir Micov. Per il primo lo stop perdurerà oltre il doppio turno con Real e Valencia, mentre per gli altri due lo stesso coach catanese si è detto dubbioso in merito al loro rientro proprio in quella sede. L’Olimpia ha bisogno di ritrovare la via della vittoria in uno dei campi più caldi dell’Eurolega, dopo il tris di sconfitte contro l’Anadolu Efes, al Pireo contro l’Olympiacos e ancora in casa contro una gagliarda Stella Rossa. L’importanza di questa partita risiede soprattutto nel calendario successivo, perché se è vero che le partite in casa sono contro Valencia e Zenit San Pietroburgo, quelle fuori recitano i nomi di Real Madrid, terzo in classifica, e CSKA Mosca, quinto (ma, per contingenze legate alla Megasport Arena, non si giocherà nella capitale russa, bensì a Kaliningrad, nell’omonima oblast’ exclave tra Polonia e Lituania). La differenza può farla la precisione dall’arco dei tre punti: a fronte di un numero di tentativi simili (289 Milano, 270 l’ASVEL), le percentuali sono radicalmente diverse: 40.83% per gli ospiti, 31.85% per i padroni di casa.
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo