Beach Soccer
Beach soccer, Finale Mondiali 2019: Italia facci sognare! Azzurri a caccia del primo titolo, battaglia faraonica contro il Portogallo
La partita che aspetti per tutta la vita, quella che sogni fin da bambino, quella che desideri giocare e vincere: la Finale del Mondiale, l’incontro più importante, quello che può fare entrare nell’immortalità sportiva, il match che consegna lo scettro e che incorona il padrone unico di uno sport. L’Italia è a un passo da un’impresa monumentale e oggi pomeriggio (ore 22.00, diretta tv su RaiSport e su Sky Sport Collection, DIRETTA LIVE scritta su OA Sport) affronterà il Portogallo nella Finale dei Mondiali 2019 di beach soccer, sulla sabbia di Asuncion (Paraguay) andrà in scena un confronto di capitale importanza che entrambe le squadre vorranno vincere a tutti i costi. La nostra Nazionale si presenta all’atto conclusivo della rassegna iridata per la seconda volta nella sua storia dopo aver perso quello del 2008 contro il Brasile mentre il Portogallo andrà a caccia del terzo titolo dopo quelli vinti nel 2001 contro la Francia (non era ancora competizione sotto l’egida della FIFA) e nel 2015 contro Tahiti (ha invece perso la finale del 2005 contro i transalpini).
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I ragazzi del CT Emiliano Del Duca hanno stupito nel corso di questa settimana al Los Pynandi Stadium offrendo un gioco spumeggiante, accattivante, emozionante e ben oltre le più rosee aspettative della vigilia. Nella fase a gironi hanno travolto Tahiti che era reduce dal secondo posto di due anni fa, poi hanno perso contro l’Uruguay ma grazie al successo sul Messico sono riusciti a chiudere in prima posizione guadagnandosi il diritto di affrontare la Svizzera ai quarti di finale. La battaglia contro gli elvetici è stata vinta in rimonta (5-4), poi l’epocale duello con la fortissima Russia conquistato soltanto ai supplementari (8-7) dopo un testa a testa palpitante è valso il diritto di incrociare il temibile Portogallo, tra le grandi favorite della vigilia. I lusitani hanno perso contro il Brasile nella fase a gironi (i verdeoro erano i candidati principali al titolo ma sono stati eliminati ai quarti dalla Russia), poi nella fase a eliminazione diretta hanno avuto la meglio sul Senegal per 4-2 e poi sulla rivelazione Giappone soltanto ai calci di rigore.
L’Italia di Dario Ramacciotti (tripletta contro la Russia), di Gabriele Gori (capocannoniere irraggiungibile di questi Mondiali con 16 gol: tre contro la Russia, cinque contro il Messico, tre contro l’Uruguay, cinque contro Tahiti), di Emmanuele Zurlo (9 reti complessive, tre fondamentali contro la Svizzera e ieri il rigore decisivo in semifinale ai supplementari), di capitan Francesco Corosiniti, del portiere Simone Del Mestre, dei solidissimi Josep Junior Gentilin e Alfioluca Chiavaro, dell’icona Paolo Palmacci (otto partecipazioni ai Mondiali, lui c’era nella finale persa undici anni fa) se la dovrà vedere contro una corazzata di primissimo piano trascinata da Leo Martins, Be Martins (doppietta contro il Giappone), Rui Combra e Jordan Santos.
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Foto: Ufficio Stampa LND