Biathlon
Biathlon, Sprint femminile Le Grand Bornand 2019: Wierer vuole continuare il dominio, per Vittozzi è il momento di reagire
Il circo bianco del biathlon è volato in Francia, dove questo fine settimana si disputerà la terza edizione della tappa di Annecy-Le Grand Bornand. Lo Stade de biathlon Sylvie Becaert è stato solo recentemente inserito nel calendario stagionale e si è corso qui solamente nel 2013 e nel 2017 con uno storico di sole cinque gare individuali a referto.
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Negli uomini il norvegese Johannes Bø è stato qui dominatore assoluto, mentre per quanto riguarda il gentil sesso c’è stato grande equilibrio e hanno trovato la vittoria cinque atlete diverse, di cui tre ancora in attività: la svizzera Selina Gasparin (sprint 2013), l’ucraina Valj Semerenko (inseguimento 2013) e la francese Justine Braisaz (mass start 2017). L’Italia ha raccolto solamente un podio, quello conquistato da Lisa Vittozzi nell’inseguimento di un paio di anni fa. La sappadina si presenta oltralpe conscia di dover assolutamente reagire ad una prima parte di stagione decisamente sottotono, complicata non solo da una forma che deve ancora arrivare ma soprattutto da percentuali al poligono in assoluta controtendenza rispetto a quanto di buono. In particolare nelle sessioni in piedi, infatti, si è passati dal 91% della passata stagione ad un molto opaco 73%, dato che è necessario rialzare già in questa sprint per garantirsi una buona posizione di partenza domani.
L’altra azzurra Dorothea Wierer arriva invece sulle ali dell’entusiasmo delle due Sprint di inizio stagione vinte consecutivamente e proverà oggi a raggiungere la doppia cifra di vittorie individuali in competizioni di primo livello. In particolare è curioso notare come proprio il format su due poligoni, da sempre tallone d’Achille della ventinovenne altoatesina, si sia incredibilmente trasformato in un fortino, grazie soprattutto alla condizione sugli sci in grande spolvero. Wierer è, con il suo 87%, attualmente la migliore tiratrice del lotto in quanto a percentuali in piedi (tra quelle che hanno disputato due tappe), dato scoraggiante per tutte le rivali considerando quanto l’azzurra riesca a guadagnare anche dal tempo di rilascio colpi.
Le avversarie non mancheranno di certo. La Norvegia schiera la doppia punta d’attacco con Ingrid Landmark Tandrevold, complessivamente la più solida di tutte al poligono in questo inizio di stagione nelle gare individuali (91%), e la “cugina” Tiril Eckhoff, fresca del primo 20/20 della carriera e del primo sigillo in una prova a Inseguimento. Non ci sarà, invece, molto a sorpresa Marte Olsbu Røiseland. La ventinovenne di Lillehammer ha optato per tornare a casa ad allenarsi, di fatto decidendo di puntare tutto sui Mondiali di Anterselva di febbraio. Una scelta molto particolare, quella della norvegese, perché il contesto francese, con un poligono molto abbordabile per tutte, era perfetto per le sue caratteristiche. Uno spauracchio vero sarà invece certamente la svedese Hanna Öberg, in crescita rispetto alla tappa di casa e non lontana da Wierer in classifica generale. La scandinava è una vera sentenza a terra in questa stagione (93%) ma non potrà permettersi altri errori in piedi domani in quanto sarà difficile salire sul podio con l’errore come hanno dimostrato gli uomini ieri.
Il contesto potrebbe, dunque, anche regalare qualche sorpresa. In particolare le atlete solitamente meno precise come la tedesca Denise Herrmann o la padrona di casa Justine Braisaz (come ricordato già vincitrice qui) potrebbero sfruttare le condizioni per trovare buone percentuali, diventando davvero difficili da fermare per tutte.
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Foto: F.Angiolini
michele.brugnara@oasport.it
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