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Ciclocross, Erwin Vervecken risponde alle critiche rivolte da corridori e tecnici al circuito di Namur: “Non è duro come credono”

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Il circuito di Namur, prossima tappa di Coppa del Mondo di ciclocross, è uno dei più duri in assoluto tra quelli che vengono affrontati durante la stagione dai grandi della disciplina. Quest’anno è stato ulteriormente inasprito aggiungendo una salita in pavé e una discesa sabbiosa. Ciò ha portato molti a criticare l’organizzatore della prova, vale a dire Golazo, accusato addirittura di aver trasformato il tracciato in qualcosa che assomiglia più a una gara di cross-country piuttosto che a una di ciclocross. Non ci è andato piano nemmeno Adrie van der Poel, padre del campione del Mondo Mathieu e a sua volta iridato di specialità nel 1996, il quale, su Twitter, ha così commentato: “Era davvero necessario inasprire il percorso? Non era già abbastanza duro?“.

Alle accuse della leggenda neerlandese ha, però, risposto Erwin Vervecken, tre volte campione del Mondo di ciclocross (2001, 2006, 2007) che ha testato il circuito per Golazo nei giorni scorsi, queste le sue parole ai microfoni di Sporza: “Non penso che sia duro come dicono. La discesa di sabbia non è molto veloce e l’unica, vera, nuova difficoltà è la salita in pavé. Magari i corridori mi daranno torto, ma dubito che la gara sarà più aspra che in passato. Ovviamente molto dipenderà anche dal meteo, quando ho provato il percorso il terreno era asciutto e non particolarmente pesante.”

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Wikipedia

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