Formula 1
F1, 6 anni fa l’incidente di Michael Schumacher. Come sta il Kaiser: tutto quello che si sa della vicenda
Le vacanze natalizie per gli appassionati di Formula Uno, e della Ferrari, ormai da qualche tempo sono velati da un alone di tristezza. Il motivo è ovviamente scontato. Siamo quasi giunti a sei anni dal 29 dicembre 2013, un giorno che ha segnato in maniera forse indelebile la vita di Michael Schumacher. Il fuoriclasse della massima categoria del motorsport, infatti, fu protagonista di uno sfortunatissimo incidente sugli sci mentre si trovava a Meribel, sulle Alpi francesi.
Un modo veramente beffardo per mettere in pausa la vita di un pilota che per anni ha sfidato la morte sui circuiti di mezzo mondo. Un lungo coma che costrinse il “Kaiser” a trascorrere oltre sei mesi presso l’Ospedale di Grenoble. Dopo l’ex ferrarista fu trasferito a Losanna, in Svizzera, per proseguire la riabilitazione come confermarono la stessa famiglia ed i comunicati stampa rilasciati dalle due cliniche. Tutto, comunque, è rimasto sempre avvolto nel mistero e nel più totale riserbo. Gli affetti più cari del tedesco hanno imposto una ferrea cortina di ferro attorno al campione, assicurando che in caso di novità sarebbero stati loro, e solo loro, a renderne partecipi tifosi e appassionati.
In questo modo sono passati giorni, settimane, mesi, anni. Dopo poche e scarne notizie giunte sostanzialmente in occasione dei compleanni di Michael Schumacher, una svolta di notevole entità è giunta nei primi giorni dello scorso settembre. Il sette volte Campione del Mondo è stato trasferito all’ospedale Georges Pompidou di Parigi: secondo quanto riportato dal quotidiano Le Parisien la motivazione sarebbe una cura “top secret” nell’unità cardiologica della struttura dove è seguito dall’equipe guidata dal luminare Philippe Menasché, Il giornale francese spiegava, inoltre, che le opzioni possibili riguardavano una cura cardiaca ma, con maggiore probabilità, che le tecniche possano generare alcuni stimoli neuronali. Tra le numerose ipotesi che sono state prodotte in questi mesi non va dimenticata una della Gazzetta dello Sport. La Rosea, infatti, ha voluto sentire il parere di diversi specialisti. Secondo questi esperti dopo sei anni di paralisi qualsiasi paziente subisce un’atrofizzazione dei muscoli e un indebolimento del cuore. Proprio per questo è stato reso necessario l’avvio delle curve a Parigi.
Dal nosocomio della capitale francese erano trapelate voci che parlavano di Schumacher cosciente, ma non ci sono state conferme tramite i canali ufficiali, per cui sono state collocate nella casella delle “illazioni”. Questa barriera di riservatezza, a sei anni di distanza, non ci permette di sapere con maggiore certezza quali siano le reali condizioni del sette volte campione del mondo della Formula Uno. L’unico che si è sbilanciato negli ultimi tempi è stato Jean Todt. L’ex team principal della Ferrari aveva svelato di aver seguito un Gran Premio in tv assieme al tedesco, ma non ha voluto aggiungere nessun altro particolare.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse