Formula 1
F1, GP Abu Dhabi 2019: Charles Leclerc chiude il Mondiale davanti a Vettel. Basterà per il ruolo di prima guida nel 2020?
Il Mondiale 2019 di Formula 1 è ufficialmente andato in archivio con la chiusura di un Gran Premio di Abu Dhabi dominato in lungo e in largo da Lewis Hamilton ed è dunque arrivato il momento di proiettarci verso la prossima stagione, che scatterà venerdì 13 marzo 2020 con le prove libere del primo weekend di gara a Melbourne. In casa Ferrari si preannuncia un inverno molto intenso in prima battuta per migliorare la macchina nelle aree più critiche, ma sarà molto importante anche il ruolo di Mattia Binotto nella gestione delle gerarchie tra i due piloti in vista dell’anno prossimo.
L’inattesa esplosione di Charles Leclerc, alla seconda stagione in Formula 1 e alla prima in quel di Maranello, ha sorpreso anche chi aveva puntato su di lui aggiudicandosi più pole position di chiunque altro nel corso del 2019. 7 partenze al palo (di cui 4 consecutive da Spa a Sochi) contro le 5 dei piloti Mercedes Hamilton e Bottas, mentre il compagno di squadra Sebastian Vettel e l’olandese della Red Bull Max Verstappen ne hanno conquistate due a testa. Un dato davvero eclatante che ha messo in evidenza tutto il talento cristallino del monegasco dal punto di vista della velocità pura anche se in generale ha spesso fatto fatica a ripetersi in gara pagando un po’ di inesperienza.
Leclerc ha chiuso il campionato in quarta posizione a quota 264 punti con due vittorie (a Spa e Monza) e dieci podi all’attivo, riuscendo a prevalere nel confronto diretto con il più titolato team mate Sebastian Vettel. Il tedesco quattro volte campione iridato è stato sconfitto per la prima volta dal compagno di squadra da quando è approdato in Ferrari nel 2015, concludendo un 2019 complessivamente al di sotto delle aspettative in quinta piazza a 240 punti con una vittoria di tappa (a Singapore) e nove piazzamenti totali nella top3. Al momento i due piloti della Rossa dovrebbero partire alla pari nelle gerarchie del team in vista del 2020, anche se Charles ha dimostrato di avere la maturità necessaria per reggere la pressione e per rivestire il ruolo di prima guida all’interno di una squadra in lotta per il Mondiale.
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Foto: Lapresse