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Formula 1
F1, il futuro di Sebastian Vettel. Possibile ultimo anno in Ferrari, poi chance in Mercedes o riciclaggio in un team minore?
Che ne sarà di Sebastian Vettel? Il Mondiale 2019 di F1 si è chiuso da poco e tutte le attenzioni dei vari team sono ora concentrate al 2020, ultimo anno di stabilità regolamentare e nel quale quindi molti dei team potranno partire con qualche certezza riguardo i valori in campo. In Ferrari, in particolare, l’occasione sarà ghiotta per cercare di spezzare il dominio di Mercedes e non lasciare ai rivali un’imbattibilità assoluta durante questo primo ciclo nell’era ibrida.
Tra i vari grattacapi di Maranello c’è senza dubbio anche quello relativo ai propri piloti. La gestione interna del team principal Mattia Binotto non ha convinto a pieno in questa stagione e ci si aspetta una direzione più decisa e controllata della rivalità interna tra l’emergente Charles Leclerc e l’esperto Sebastian Vettel. Non è un caso infatti che, finché la SF90 ha avuto delle grosse carenze prestazionali che ne pregiudicavano le possibilità di vittoria, il rapporto tra i due sia rimasto abbastanza buono, ma non appena la posta in palio è aumentata i problemi tra i due cavalli di razza sono immediatamente esplosi a più riprese.
Il tedesco è all’ultimo anno del suo accordo con la Ferrari e nel 2021 il suo futuro è tutt’altro che scritto. Nonostante l’amore smisurato verso la Scuderia, mai nascosto neanche negli anni in Red Bull a differenza di altri illustri colleghi, il percorso di Vettel con la Rossa si è incrinato forse irrimediabilmente a metà della passata stagione, complici qualche errore di troppo e un titolo forse alla portata svanito in poche gare. L’appoggio non solo mediatico ma anche all’interno del team è pian piano venuto meno e nemmeno la reazione d’orgoglio di questo finale di 2019 potrebbe essere stata sufficiente per risanare delle ferite che hanno fatto molto male al fragile animo del fuoriclasse di Heppenheim.
Il 2021 potrebbe dunque diventare l’occasione perfetta per lasciare Maranello, il suo contratto è in scadenza e, a meno di titolo mondiale nella prossima stagione, ai vertici del team la volontà di proseguire puntando su Leclerc è quantomai evidente. Nelle ultime settimane è anche cominciata a circolare più insistentemente la voce dell’interesse reciproco con il britannico Lewis Hamilton, ulteriore indizio della sempre più probabile rottura con Sebastian.
Vettel, nonostante tutto, resta tra i più caldi in ottica mercato piloti e la sua proverbiale meticolosità e perfezionismo in fase di messa a punto della vettura lo rendono parecchio desiderabile per moltissimi team, non solo di primissimo pelo. Ma quali sono le possibili strade da intraprendere? Lo scambio diretto con Hamilton e la Mercedes pare a prima vista la soluzione più scontata. In Germania conoscono molto bene le caratteristiche del pilota e sanno perfettamente come valorizzarne lo stile di guida per farlo tornare ad essere quella macchina devastante degli anni in Red Bull. Il retrotreno della Mercedes, in questi anni, è sempre stato un punto di forza e le similitudini con la vettura che ha esaltato Sebastian ad inizio decennio sono molto evidenti.
Il ritorno in Red Bull è, al contrario, molto difficile da ipotizzare. La casa austriaca è rinomata per non avere alcun interesse a comprare top driver dalle altre scuderie e la minestra riscaldata non è mai stata il patto preferito da Hellmut Marko. Dunque il nuovo nome caldo, balzato prepotentemente in circolazione negli ultimi giorni, è quello della McLaren. Il team di Woking è in enorme crescita, aiutato da un clima interno finalmente tornato sereno e da una coppia di piloti davvero competitiva, Carlos Sainz e Lando Norris. Il boss, inoltre, è quell’Andreas Seidl che ha avuto meriti importanti nella crescita di Vettel ai tempi della BMW Sauber, e che ha sempre mantenuto col tedesco un ottimo rapporto. L’idea pare tutt’altro che malvagia per entrambe le parti, anche se il ricorso storico di Vettel che compie lo stesso identico percorso del rivale di sempre Alonso, con l’arrivo trionfale in Ferrari, qualche titolo assaporato ma alla fine sempre sfuggito e infine il passaggio in McLaren, sarebbe davvero esilarante.
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Foto: LaPresse
michele.brugnara@oasport.it
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