Formula 1
F1, il Mondiale 2019 secondo Carlo Ametrano: “Hamilton batterà i record di Schumacher, Ferrari in stato confusionario”
Siamo nella lunga pausa dei motori. Il Mondiale 2019 di F1 è andato in archivio e la Mercedes e Lewis Hamilton hanno dominato la scena. Le Frecce d’Argento e l’asso del volante nativo di Stevenage hanno toccato vette neanche contemplabili per i comuni mortali e sono arrivati 6 titoli costruttori e 6 titoli piloti. Un’egemonia frutto di una monoposto, la W10, straordinariamente performante e assai affidabile, e di un racing driver costante e capace, nella maggior parte dei casi, di fare la scelta giusta al momento giusto, assistito da un team particolarmente arguto in fatto di strategie. Tutti aspetti che, invece, sono venuti a mancare alla Ferrari. La SF90 non è stata veloce e affidabile come la monoposto della scuderia di Brackley e, nello stesso tempo, la squadra e i piloti Sebastian Vettel e Charles Leclerc hanno commesso degli errori. Una situazione complicata, aggravata anche dalle dispute tra i due alfieri del Cavallino Rampante, con l’incidente “fratricida” di Interlagos (Brasile) a dimostrarlo. Brasile, come è logico che sia, legato al mito di Ayrton Senna, campione leggendario del Circus, ricordato da tutti e rimasto nel cuore degli appassionati. Grande conoscitore del fuoriclasse verdeoro, come dimostrato da libro da lui scritto dal titolo “Ayrton…per sempre nel cuore“, Carlo Ametrano, giornalista e scrittore, ha fornito una propria chiave di lettura sui temi citati in questa intervista per OA Sport, con la solita schiettezza.
Carlo, il Mondiale 2019 è terminato e la Mercedes ha dominato in lungo e in largo. Vista la continuità nel regolamento prima del 2021, è lecito attendersi un altro dominio l’anno prossimo delle Frecce d’Argento?
“A mio parere, ci sono concrete possibilità che la squadra anglo-tedesca possa allungare la sua striscia vincente. Hamilton e il team sanno il fatto loro e, proprio per la continuità normativa citata, non credo che il risultato finale possa essere diverso da quest’anno. Tuttavia, la variabile potrebbe essere rappresentata dalla Red Bull. Come hanno dimostrato gli ultimi GP, la Honda è cresciuta molto con il proprio motore e questo aspetto potrebbe dare delle chance alla squadra di Milton Keynes, mentre in casa Ferrari vedo un po’ di confusione dal punto di vista della gestione“.
Parliamo, dunque, della Rossa: il digiuno si è prolungato e gli errori sono stati tanti, come hai accennato. Il Cavallino Rampante, a tuo avviso, fa bene a puntare sull’anno prossimo, oppure dovrebbe concentrare la maggior parte dei suoi sforzi nell’anno della “rivoluzione” (2021)?
“Come ho detto, c’è un po’ di caos nel team e si fa fatica a capire in che modo il Reparto Corse lavorerà. All’inizio del 2019 si era partiti con una visione secondo cui Sebastian Vettel avrebbe dovuto essere il riferimento, ma i risultati del monegasco Charles Leclerc hanno fatto emergere delle criticità sia sul modo di gestire i piloti che del team. Gli errori sono stati molti, anche nelle strategie, frutto proprio dello stato confusionario della scuderia. Aspetti che, a mio parere, sono da ostacolo per il raggiungimento del traguardo iridato. Per questo, guardare al 2021 non è da scartare“.
Allora, ti stuzzico: Leclerc-Vettel come Senna-Prost? Al di là dei confronti, Binotto ha detto chiaramente che in vista del Mondiale 2020 non vi sarà un n.1 ed un n.2. Riuscirà il team ad assorbire una situazione nella quale entrambi i piloti vogliono vincere il campionato?
“Il confronto è decisamente ardito, visto che in quel caso parliamo di un duello che ha messo in palio più volte dei titoli mondiali. Nel caso dei due ferraristi, le lotte interne avevano decisamente meno in palio. Detto questo, secondo me, il grande caos interno difficilmente sarà assorbito dalla scuderia, perché come abbiamo già affermato Leclerc e Vettel sono piloti che vogliono vincere entrambi e, difficilmente, uno si metterà al servizio dell’altro, qualora fosse necessario. Una situazione, quindi, intricata“.
Veniamo al dominatore di questa era della F1: Lewis Hamilton. Il britannico, l’anno prossimo, metterà nel mirino il titolo n.7 come Michael Schumacher. A tuo avviso il pilota della Mercedes può puntare a battere i record del Kaiser?
“Hamilton batterà i record di Schumacher. La macchina e il talento non mancano e quindi può essere lui a scrivere altre pagine di storia di questo sport, essendo il pilota che più di tutti mi ricorda Ayrton Senna“.
Quindi Lewis come Ayrton?
“Ci sono delle similitudini, ma Senna sarà sempre unico nel suo genere. Come ho scritto nel mio libro, lui è stato un personaggio che ha rappresentato molto, dentro e fuori dalla pista, un mito inarrivabile. Un’icona del Motorsport che, in quanto tale, resterà per sempre il più forte di tutti“.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: pagina facebook Carlo Ametrano