Formula 1

F1, la nuova Ferrari 2020: gli aspetti tecnici su cui si stanno soffermando i progettisti. Tra power-unit e ricerca di carico aerodinamico

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Mancano pochi giorni alla conclusione dell’anno solare e non è passato molto tempo dalla chiusura stagionale del Mondiale di Formula 1 di Abu Dhabi, ma, tradizionale cenone di fine anno a parte, per tutti i team è già il momento di rimettersi in carreggiata e prepararsi mentalmente e fisicamente a ciò che verrà. I primi mesi del 2020 saranno un crocevia fondamentale per sviluppare al meglio il nuovo progetto ed a Maranello l’obiettivo in testa è sempre il medesimo: imparare dagli errori commessi nel passato e tuffarsi al meglio verso il prossimo capitolo della gloriosa storia della Ferrari.

Il 2019 non è certo andato come ci si aspettava, con la SF90 che ha rivelato dei gravi problemi tecnici di fondo che sono stati impossibili da risolvere pienamente durante il corso della stagione, tanto che lo stesso team principal Mattia Binotto ha recentemente affermato di aver perso il titolo già in fase di progettazione. Gli aggiornamenti arrivati alla fine dell’estate hanno letteralmente rimesso in piedi, tramite le tre vittorie consecutive arrivate tra Spa Francorchamps e Singapore, una stagione che altrimenti sarebbe stata tra le più fallimentari della storia del Cavallino in rapporto alle premesse con la quale era iniziata.

I tecnici sono già al lavoro per migliorare ulteriormente il propulsore, elemento imprescindibile sia per i successi nei circuiti da basso carico che, soprattutto, arma di difesa davvero difficile da aggirare nel caso di corpo a corpo serrati. L’efficienza aerodinamica però non è stata bilanciata a dovere con il carico verticale, completamente assente e vero punto debole di una vettura imprecisa all’anteriore ed instabile al posteriore. Entrambi i piloti hanno speso tante energie nel cercare di governare una vettura sempre nervosa e che non riusciva a restare in sintonia con le gomme Pirelli, mai davvero capite fino in fondo.

Lo stesso Binotto ha affermato più volte che la versione 2020 non sarà una rivoluzione, ma un’evoluzione di ciò che abbiamo visto in pista questa stagione. Un bilanciamento maggiore tra l’efficienza aerodinamica ed il carico verticale, tra la velocità di punta e la reattività nelle curve lente, tra un anteriore puntato e un posteriore stabile.

 

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michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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Foto: LaPresse

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