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Formula 1
F1, le novità regolamentari del Mondiale 2020. Stesse gomme Pirelli, ma con pressione diversa…
Il Mondiale 2020 della F1 comincia a prendere forma. Nella prossima stagione non ci sarà certo un regolamento stravolto come in quella successiva ma la FIA ha comunque apportato qualche modifica regolamentare, imparando dagli errori commessi e cercando di venire in contro ai team. Oltre al calendario da 22 gare, che renderanno il campionato il più lungo della storia della categoria, e al cambio di nome di Toro Rosso che si chiamerà Alpha Tauri, ci saranno infatti tre cambiamenti abbastanza significativi rispetto al 2019.
Il più impattante sarà l’aumento da 2 a 3 del numero di MGU-K utilizzabili durante la stagione, finalmente rilasciando un po’ di pressione dalle spalle dei team che si sono trovati davvero troppo ingabbiati nel 2019. Il grosso vantaggio di questo cambiamento sarà anche quello di avere meno penalizzazioni in griglia e quindi risultati più fedeli ai valori in campo, gara dopo gara.
Il secondo punto riguarda l’abolizione dei pannelli elettronici come segnale definitivo di fine gara. La decisione è arrivata dopo l’inconveniente del GP del Giappone, quando un errore di sistema ha fatto sì che il pannello si accendesse con un giro d’anticipo. Si è optato così per tornare alla vecchia e tradizionale bandiera a scacchi, per la gioia dei tanti nostalgici degli anni passati di questo sport.
L’ultimo cambiamento è dovuto invece non a una scelta ma ad una necessità tecnica. Le monoposto dell’anno venturo avranno un carico aerodinamico maggiore che stresserà maggiormente lo pneumatico soprattutto lateralmente ed è stato quindi necessario prendere delle contromisure sulle coperture che i team utilizzeranno. Nonostante la bocciatura del prodotto 2020 le gomme non saranno dunque identiche a quelle di questa stagione, in quanto per ovviare alle controindicazioni appena citate la pressione delle stesse sarà più alta.
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Foto: LaPresse
michele.brugnara@oasport.it
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