Formula 1

F1, Mattia Binotto: “Il distacco della Ferrari in curva era di 2 decimi”. Progetto 671, sta nascendo la nuova Rossa

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Sono settimane molto intense a Maranello dove si sta realizzando la Ferrari che affronterà il Mondiale F1 2020, mancano poco più di due mesi all’inizio della stagione e si sta lavorando alacremente per portare a Melbourne una vettura che sia subito in grado di lottare con le Mercedes. Il Cavallino Rampante vuole conquistare il titolo iridato ormai assente a queste latitudini dal 2007 e non si può lasciare nulla al caso: le Frecce d’Argento, ma anche le Red Bull, non saranno facili da battere e ci sarà bisogno di una Rossa estrememente veloce non soltanto sul rettilineo ma anche in curva.

La nuova Ferrari, chiamata in fabbrica con un freddo “Progetto 671” in attesa del nome ufficiale, sarà caratterizzata da un maggiore carico aerodinamico rispetto a quello dell’ultima stagione e si cercherà di confermare la bontà della power unit. Il team principal Mattia Binotto ha fatto un punto della situazione in un’intervista concessa al magazine Auto Motor und Sport: “Tre vittorie, nove pole position e 406 giri in testa nell’ultima stagione: all’inizio eravamo mezzo secondo più veloci di tutti gli altri, poi la Mercedes si è avvicinata ma i feedback avuti dai piloti ci hanno dato l’impressione di avere tra le mani una macchina in grado di vincere. Ci è voluto troppo tempo per accettare che la nostra vettura era troppo lenta. E c’è voluto del tempo per correggere gli errori. Il team era sottoposto ad una grande pressione e ha reagito con calma, rapidità e in maniera corretta. All’inizio della stagione eravamo lontani in curva sei decimi di secondo, a fine campionato abbiamo ridotto il divario a soli due decimi”.

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stefano.villa@oasport.it

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