Ciclismo

Fabio Aru e il sogno di rinascere: il Cavaliere al Tour de France per tornare grande

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LA RINASCITA DI FABIO ARU, IL CAVALIERE AL TOUR DE FRANCE 2020 PER VOLARE

Fabio Aru ha deciso: correrà il Tour de France 2020. La sua stagione sarà incentrata attorno alla Grande Boucle che scatterà sabato 27 giugno da Nizza, il sardo ha deciso dunque di puntare sulla corsa a tappe più prestigiosa e importante al mondo per rinascere. Si tratta di una scelta ardita e coraggiosa per un ragazzo che è reduce da due annate davvero molto complicate, l’ultimo biennio è stato estremamente problematico per il Cavaliere dei Quattro Mori che non ha ottenuto risultati di rilievo a causa di una serie infinita di problemi fisici che lo hanno debilitato. Il 29enne aveva iniziato il 2019 con un’operazione all’arteria iliaca della gamba sinistra, poi si era comportato discretamente al Tour de France ma alla Vuelta di Spagna un’infezione al Citomegalovirus lo ha costretto a un doloroso ritiro.

Stiamo parlando di un corridore che ha vinto una tappa al Tour de France 2017 scattando in faccia a Chris Froome e che ha indossato la maglia gialla, un talento di questo calibro non può essersi smarrito del tutto: deve semplicemente ritrovarsi e credere di più nei suoi mezzi, nelle sue potenzialità, nelle sue doti ciclistiche. Fabio Aru è sempre stato un eccellente corridore, ha vinto una Vuelta ed è salito sul podio al Giro d’Italia: un passaggio a vuoto così prolungato incide sul morale di un atleta ma ora è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e di rilanciarsi in maniera convinta. L’alfiere della UAE Emirates salterà il Giro d’Italia per la terza volta nelle ultime quattro edizioni e punta in alto, il percorso del Tour de France potrebbe essergli congeniale con diverse salite e una sola cronometro al termine delle tre settimane: l’obiettivo minimo potrebbe essere quello di lottare per la top ten ma la speranza è quella di riabbracciare il Cavaliere dei giorni migliori, quello capace di regalare lampi di genio a tutti gli amanti del ciclismo e di fare emozionare in montagna: se davvero dovesse essere recuperato allora si potrebbe anche sperare in un risultato di lusso.

 

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Foto: Valerio Origo

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