MotoGP
Fabio Quartararo, MotoGP: “Contento del mio 2019, Rossi è il mio idolo, Marquez è soprannaturale, futuro in Ducati? Chissà…”
Fabio Quartararo chiude il suo 2019 con il vento in poppa, dopo un anno da rookie eccezionale in MotoGP che lo ha lanciato ai vertici della classe regina, e si concede una sorta di bilancio della sua stagione a Marca.com. Il giovane francese ha rilasciato una bella intervista nella quale ha toccato numerosi argomenti. Andiamo a scoprire i più interessanti.
Iniziamo dalla storia del suo soprannome “El Diablo”: “Da bambino in Spagna comprai un casco che presentava un diavoletto nel disegno. Da quel momento quel soprannome mi si è appiccicato addosso anche se non mi sento certo così. Mi piace guardare sempre avanti, lavorare duramente, ma diavolo, non mi ci sento proprio”.
Secondo argomento. Valentino Rossi. “Sin da piccolo è sempre stato il mio idolo e lo è tuttora. Ci sono tanti altri grandi piloti, ma il “Dottore” mi ha fatto appassionare a questo sport, non mi perdevo una sua gara in tv. Non posso dire che abbia iniziato a correre grazie a lui, ma di sicuro ho sempre voluto imitarlo. Se correremo assieme nel 2021? Sarebbe magnifico, ovviamente, ma il futuro non è certo facile fa prevedere. Per me sarebbe un onore”.
Tra “Dei” e “Diavoli”, come si inserisce Marc Marquez? “Penso che sia un insieme di tutto questo. Al momento è il migliore e lo è sin da quando è arrivato in MotoGP. La cosa impressionante è che continua a crescere. Non si sente mai arrivato. Quest’anno ha disputato un Mondiale pauroso a livello di costanza e prestazioni. Negli anni precedenti si era concesso qualche pausa, stavolta no. Davvero soprannaturale”.
La vittoria. “Una emozione che non ho ancora potuto vivere in MotoGP, ma sto lavorando duramente per centrare la prima gioia della mia carriera. Questo campionato mi ha visto lavorare sempre più, con grande concentrazione sulla mia crescita. Ho messo vita privata e divertimenti in secondo piano e ora mi sento davvero un pilota”.
Quartararo come rivale di Marquez? “Non penso di poter già essere definito come suo rivale. Sono uno dei tanti. Da metà stagione in avanti ho disputato diverse gare molto interessanti, ma tutto dipenderà dalla moto che avrò a disposizione nella prossima stagione. Al momento sappiamo che possiamo combattere, ma siamo tanti alle spalle del campione del mondo”.
Il futuro si dipenderà di rosso Ducati? “Non voglio pensare al 2021, solo concentrarmi sul prossimo Mondiale. In passato ho commesso errori puntando il mio mirino troppo in avanti e non lo farò mai più. Al momento sono nel team Yamaha Petronas. So di avere diverse opzioni ma qui mi trovo bene. Per il resto vedremo”.
Gli obiettivi del 2020. “Avrò a disposizione la moto ufficiale, ma vincere un titolo con un team satellite non penso sia semplice. Sarà il mio secondo anno in MotoGP e dovrò sfruttare l’esperienza accumulata. Avrò lo stesso materiale delle altre Yamaha e quello sarà un ottimo punto di partenza”.
La rabbia della sconfitta. “Sono fatto così. Quando vedo la vittoria vicina e non riesco a conquistarla mi brucia. Poi mi passa, ovviamente, ma al momento succede così. Mi è capitato di chiudere alle spalle di Marquez in diverse occasioni e per me è motivo di orgoglio, perchè avere la meglio di un campione simile non è facile, ma la rabbia è sempre grande”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse