Il presidente Putin non ci sta: “Sanzioni ingiuste, la Russia deve competere con la sua bandiera”

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Il presidente della Russia Vladimir Putin non ci sta e insiste sul sostenere la causa della rappresentativa sportiva del proprio Paese dopo la decisione da parte della WADA di escluderla dalle competizioni internazionali. A detta di Putin, infatti, la Russia dovrebbe competere con la propria bandiera: “Il nostro Paese non deve partecipare sotto una bandiera neutrale se non viene fatto alcun rimprovero concreto al nostro attuale Comitato Olimpico. La nostra squadra deve partecipare sotto la nostra bandiera“, le parole della massima autorità russa.

Nelle prossime ore, comunque, si saprà se l’agenzia antidoping del Paese dell’Est (RUSADA) deciderà di presentare appello contro la sospensione di quattro anni decisa dall’agenzia mondiale antidoping, che (giusto ricordarlo) ha sospeso la Russia da tutti i più importanti eventi sportivi internazionali, tra cui le Olimpiadi di Tokyo 2020 e la Coppa del Mondo di calcio 2022 in Qatar per via dell’ormai arcinota manipolazione dei dati relativi ai test sulla positività degli atleti.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

1 Commento

  1. Fabio90

    19 Dicembre 2019 at 18:21

    “se non viene rimproverato nulla al comitato attuale” eh certo ahaha facile cosi!
    Questo inserimento di Putin conferma il mio commento di settimane fa, come potete credere che il CIO abbia preso una decisione esagerata a cuor leggero, se sa benissimo di scontrarsi con uno dei governi piu influenti sul pianeta terra?
    Una decisione, quella del CIO, palesemente inevitabile. Altrimenti via libera a tutti di imbrogliare, sia a chi lo fa già e sia a chi inizierà a farlo, ai danni di chi mai lo farebbe ugualmente.
    La Russia ha sbagliato e deve pagare, e per quanto mi riguarda anche chi non c’entra nulla teoricamente (perchè si andrebbe a fare confusione ed errori) sarà anche ingiusto che un russo innocente paghi, ma funziona cosi..se fai parte di una classe o azienda o in questo caso comitato, si paga tutti insieme. Perchè è appunto punita l’organizzazione..al massimo invece di prendersela con la disumanità altrui..gli atleti russi innocenti andassero a manifestare contro la loro agenzia antidoping..

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